Attraverso il suono e, in alcuni casi, attraverso il movimento delle loro componenti, le opere prendono vita ponendosi in una condizione di variabilità temporale. Esse, pur essendo espressione di poetiche distinte e pur rifacendosi a tecniche e stili differenti, condividono questa condizione e costituiscono quindi un insieme organico, un percorso che richiama alla nostra attenzione l’evanescenza e il passaggio, mostrando vari modi in cui l’associazione di fenomeni transienti a realtà statiche possa modificare la nostra percezione, e, in ultimo, la nostra valutazione estetica di un particolare oggetto.
Allestita nelle sale superiori di Palazzo Santa Margherita, la mostra presenta cinque installazioni: lavori di Shingo Inao, Pe Lang, Donato Piccolo, Edgardo Rudnitzky e Michele Spanghero, opere dove il suono rappresenta un cruciale elemento strutturale, indagato attraverso la sperimentazione di diversi materiali come dispositivi magnetici, elettrici e meccanici, strumenti e spartiti musicali grafici, o oggetti di uso quotidiano.
Il titolo dell’evento, “Transiente“, fa riferimento alla dinamicità delle opere in mostra.
Dopo l’inaugurazione la mostra sarà aperta nelle giornate di venerdì 6 e sabato 7 giugno dalle 10.30 alle 24.00 e domenica 8 giugno dalle 10.30 alle 19.30. L’ingresso è gratuito.
Shingo Inao (Giappone, 1980) è presente a NODE nella doppia veste di performer nel programma dei concerti ed artista nella mostra. Ha studiato installazioni sonore e computer music con Susumu Shono e Takayuki Rai e conseguito una laurea presso il Kunitachi College of Music di Tokyo.
Ha studiato presso la Hochschule für Gestaltung a Karlsruhe in Germania e ha ottenuto la laurea in installazioni sonore e performance presso la Bauhaus Universität di Weimar.
Ha ricevuto il premio per artisti all´estero della Yoshino Gypsum Art Foundation (2011, Giappone) e il premio “Phonurgia Nova” (2008, Francia) oltre ad un riconoscimento del DAAD (2008, Germania).
Le sue installazioni sono state presentate presso ArtForum Berlin, presso il Museo di Arte Contemporanea di Weimar, TiefKLANG sound festival Berlin, ROMA artfair a Roma, General Public Berlin, Galerie Eigenheim di Weimar (mostra personale), Imprimerie Basel, Mildred Lane Kemper Musem St. Louis, e la Galerie Birgit Ostermeier Berlin (mostra personale).
Le sue performances sono state ospitate a Transmediale Berlino, ZKM Karlsruhe, electromechanica S. Pietroburgo, STEIM Amsterdam, DIS-PLAY festival Canary Island, Museum Ludwig Colonia, Leipjazzig festival Lipasia, MANI.FEST II Weimar, Donaueschinger Musiktage, Neues Kunsthaus Ahrenshoop, Gare du Nord Basel, RE/ACT Heidelberg.
Pe Lang (Svizzera, 1974) è un artista noto per la creazione di opere d’arte cinetica minimali caratterizzate da una ottimizzazione costruttiva rigorosa in cui ogni elemento può essere decifrato rispetto alla sua funzionalità. Il lavoro di Lang è stato presentato in vari musei, festival e spazi d’arte europei e nordamericani. Due volte vincitore dello Swiss Art Prize di Basilea, Lang ha ricevuto commissioni dalla Fondazione Boghossian a Bruxelles e l’Exploratorium di San Francisco e le sue opere si trovano in collezioni private, musei e fondazioni come il Museum of Modern Art di Espoo, Borusan Contemporary di Istanbul, Collezione Finstral Bolzano, ArtPhilein Foundation Switzerland, Frankel Foundation Michigan, Neos Collective, Brussels. Mostre istituzionali includono il Centro de Arte Museo di Santa Monica, Barcellona; Kunsthalle Bern; Växjö Art hall, Svezia; Utah Museum of Science and Technology, InterCommunication Center [ICC], Tokyo. Vive e lavora a Berlino.
Donato Piccolo (Roma, 1976) La sua arte indaga fenomeni naturali, fisici e biologici attraverso disegni progettuali e installazioni tecnologiche e meccaniche. Paricolarmente noto per la sua ricerca su fenomeni atmosferici come uragani e tornado, il suo lavoro è stato esposto in numerose gallerie e istituzioni nazionali e internazionali. Tra le sue principali mostre ricordiamo: Festival dei due Mondi, Casa Romana, Spoleto, 2009; Space Gallery, Bratislava, 2010; 52a Biennale di Venezia, Padiglione Emirati Arabi Uniti, Venezia, 2007; Museo d’Arte Contemporanea, L’Aquila, 2008; Wood Street Gallery, Pittsburgh 2009; MACUF, Museo de Arte Contemporáneo Gas Natural Fenosa, Coruña, 2010; Centre Saint Benin, Aosta, 2010; 54ma Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Venezia, 2011; Boghossian Foundation, Bruxelles, 2012; Stadtgalerie Kiel e Museum Biedermann, Donauschingen, 2012; Georg-Kolbe Museum, Berlino, 2013; Huyndai Beyond Museum, Seoul; MACRO Testaccio, Roma, 2013; Castelluccio di Pienza-La Foce, Chianciano Terme, 2013; Fondation Francès, Senlis, 2014.
Edgardo Rudnitzky(Argentina, 1956) sound artist, compositore e percussionista, vive e lavora a Berlino. Studia composizione, analisi musicale e morfologia a Buenos Aires. Intorno agli anni Ottanta si dedica al disegno sonoro, ed è a partire da questo periodo che partecipa a spettacoli teatrali, sia in prosa che di danza, e a film, dove sperimenta l’utilizzo sia di strumenti acustici sia di media elettronici.
Ha realizzato ricerche sperimentali in campo sonoro che si sono tradotte nella costruzione di sue proprie installazioni sonore, alcune di esse realizzate in collaborazione con altri artisti plastici.
Incaricato di numerose produzioni in campo internazionale, i suoi lavori sono stati premiati nei festival di tutto il mondo e sue opere sono state rappresentate in numerosi festival di arti sceniche come Theater der Welt (1999 e 2002) (Berlino/Köln), Festival d`Avignon (1999), Verona (1999), Festival de otoño, Madrid (1999), Kunsten Festival des Arts, Bruxelles 2002-2003), Istanbul Biennal of Arts, Istanbul, (2003), Museo del Louvre,
Parigi (2004), fra gli altri.
Michele Spanghero (Gorizia, 1979). La sua attività si focalizza principalmente sull’arte acustica, declinata nella forma di musica (come contrabbassista) e di sound art.
Parallelamente conduce anche un percorso di sperimentazione visiva con particolare interesse verso il /medium/ fotografico.
I lavori di Michele Spanghero sono connotati da un approccio estetico trasversale e multidisciplinare che, partendo solitamente dal suono, si
ritrova tangenziale all’arte visiva.
Ha esposto e si è esibito in vari contesti internazionali quali musei, gallerie, fiere, teatri, club e festival in Italia, Slovenia, Francia, Svizzera, Olanda, Belgio, Danimarca, Germania, Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia e Stati Uniti d’America.
Nel 2013 ha vinto il Blumm Prize online ed è stato tra i vincitori del premio Level 0 e tra i finalisti del Premio Terna 05; nel 2012 ha vinto il Premio Icona ad ArtVerona. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private tra cui il MART di Rovereto, il museo Ettore Fico di Torino e il TRA di Treviso. Ha pubblicato dischi per varie etichette tra cui Palomar Records, Gruenrekorder e MiraLoop.
La mostra sarà aperta nelle giornate di venerdì 6 e sabato 7 giugno dalle 10.30 alle 24.00 e domenica 8 giugno dalle 10.30 alle 19.30. L’ingresso è gratuito.