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Traffico, l’Italia torna a viaggiare su strada secondo Infoblu Mobility Trend

Nel secondo anno della pandemia aumenta il traffico su autostrada e strada in Italia, non solo per la ripresa delle attività ma anche per il maggior tempo libero. È quanto emerso dal nuovo focus sui trend della mobilità italiana promosso dalla società del gruppo Telepass

Traffico, l’Italia torna a viaggiare su strada secondo Infoblu Mobility Trend

La ripartenza post Covid si registra anche su strada. Con un aumento delle percorrenze autostradali del 65,7% per i mezzi leggeri e di quasi il 20% per quelli pesanti, l’Infoblu Mobility Trend ha registrato un aumento del traffico in Italia nel periodo 19 gennaio – 2 giugno 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020. Il nuovo focus sui trend della mobilità italiana è promosso da Infoblu – società del gruppo Telepass – al fine di fotografare i movimenti di traffico sulla rete autostradale e stradale nazionale.

Secondo i dati l’aumento delle percorrenze autostradali è dovuto all’accelerazione delle attività, sia di tipo economico ma anche collegate al maggior tempo libero. L’incremento è stato molto più marcato sui veicoli leggeri che avevano subito maggiori restrizioni nel corso del primo lockdown. Nel periodo 19 gennaio-2 giugno 2021, rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, le percorrenze di questa tipologia di veicoli sono aumentate complessivamente del 65,7%. In particolare, i mesi che hanno contribuito con un maggior aumento aprile (+363% rispetto allo stesso mese dell’anno prima) e maggio (+143,6% contro lo stesso periodo 2020).

Dall’altra parte, i veicoli pesanti, che erano calati di meno, stanno recuperando il gap accumulato durante il 2020. Nel periodo preso in esame, le percorrenze autostradali dei mezzi pesanti hanno fatto registrare un aumento di quasi il 20%. Anche in questo caso il mese che mostra il salto più consistente è aprile.

Mentre, la variazione dei veicoli pesanti di maggio su aprile 2021 mostra che l’andamento (calato dello 0,21%) è posizionato già sui valori massimi compatibili con la ripresa dell’attività economica ed è prevedibile che aumenti in modo significativo a partire da giugno con la progressiva eliminazione di tutte le restrizioni. Considerando invece i dati su fascia oraria su tutta la rete stradale, il risultato più evidente è l’incidenza del coprifuoco sul traffico 2021, che ha causato una diminuzione del traffico leggero rispetto al 2020, nonostante il lockdown fosse molto più rigido.

“In qualità di leader italiano dell’infomobilità vogliamo interpretare i trend dei movimenti su autostrada e rete stradale nel nostro Paese pensando che queste informazioni possano dare spunti per una comprensione più ampia dellasituazione in cui si trovanomobilità ed economia. Nei prossimi mesi allargheremo la nostra visione anche al contesto urbano”, ha dichiarato il CEO di Infoblu, Davide Cervellin.

Per quanto riguarda i movimenti su tutta la rete stradale, le differenze fra le varie Regioni vanno rapportate all’andamento delle restrizioni: le Regioni che hanno subito limitazioni più severe sono generalmente quelle che vedono il maggior incremento di traffico leggero. A fare registrare i maggiori aumenti di traffico autostradale e stradale sono state Piemonte (+ 71,2% leggeri, + 19,7% pesanti), Liguria (+67,1% leggeri, +15,5% pesanti) e Puglia (+ 63,7% leggeri, + 39,1% pesanti). In Piemonte e Liguria si sono manifestati andamenti simili con un notevole salto in avanti ad aprile (rispettivamente + 310,6% e +287,2% per i leggeri) e una successiva prosecuzione in positivo con la Regione della Riviera che ha potuto beneficiare di un +143,4% in occasione del ponte del 2 giugno.

Anche nel caso della Puglia il consueto aprile in forte crescita (+229%) ha visto conferme nel mese successivo e a inizio giugno. Trentino – Alto Adige (+0,6% e +22,6%) in particolare e Val D’Aosta (+29,5% e -0,76%) sono invece le regioni che hanno maggiormente risentito delle restrizioni adottate, soprattutto a causa della chiusura degli impianti sciistici. La differenza tra le due aree è motivata anche dalle diverse politiche frontaliere adottate dai due stati limitrofi (Austria e Francia). Particolarmente penalizzati sono stati i primi mesi dell’anno con Trentino – Alto Adige 47,2% a gennaio e -56% a febbraio per quanto riguarda i mezzi leggeri mentre la Regione del Cervino e del Monte Bianco ha scontato un -26% a gennaio e un -24,5% nel mese successivo.

I primi due giorni di giugno, invece, queste Regioni hanno fatto registrare un traffico autostradale e stradale di veicoli leggeri notevole, tra i più intensi del territorio, soprattutto il Trentino Alto Adige (+102%) e La Val D’Aosta (+211%).

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