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Tra la restaurazione di Tavecchio in Figc e le incognite del calciomercato

L’elezione di Tavecchio alla presidenza della Figc è il segno che il calcio italiano non vuole cambiare: vincono il provincialismo e l’assenza di visione – Intanto il mercato entra nel vivo: pressing del Manchester United su Vidal e del Napoli su Fellaini – Il Milanc al bivio tra Cerci e Dzemaili – Ora la Roma è tutta americana: esce Unicredit

Tra la restaurazione di Tavecchio in Figc e le incognite del calciomercato

MANCHESTER UNITED, PRESSING SU VIDAL.
MILAN TRA CERCI E DZEMAILI, VIA LIBERA AL NAPOLI PER FELLAINI.
TAVECCHIO NUOVO PRESIDENTE DELLA FIGC

Alla Juventus piano piano stanno entrando nell’ordine di idee che molto difficilmente Arturo Vidal l’anno prossimo giocherà con la maglia bianconera. Il pressing del Manchester United, infatti, si fa di giorno in giorno più serrato, e Luis Van Gaal punta tutto su di lui per rinforzare la sua squadra. La richiesta della Juventus è chiara: non verranno prese in considerazione offerte inferiori ai 50 milioni di euro. Lo United lo sa, ma sta cercando di sfruttare a proprio vantaggio il fatto che Vidal al momento non è ancora stato impiegato da Allegri nel corso delle amichevoli estive a causa delle non perfette condizioni del ginocchio operato poco prima del Mondiale. Un piccolo trucco per abbassare l’offerta, anche se la vera chiave di volta per sbloccare la trattativa è stata già da tempo individuata nel contratto da proporre al giocatore. Vidal alla Juventus prende 5,5 milioni all’anno, il Manchester United gli offre un contratto da 8 milioni a stagione. Difficile, se non impossibile, dire di no. La palla passa alla Juve, che dal canto suo cercherà di massimizzare il profitto per poi cercare un sostituto entro l’inizio del campionato.

Il Milan, che ha dato il benvenuto a Milano ai due nuovi acquisti Armero e Diego Lopez, continua a cercare un paio di rinforzi da regalare a Filippo Inzaghi. Rinforzi già individuati da tempo, ovvero Dzemaili per il centrocampo e Cerci per l’attacco.

Per quanto riguarda lo svizzero, 28 anni, Galliani punta sul fatto che il suo contratto con il Napoli scadrà nel 2015 e lui non intende rinnovarlo, alla luce del poco spazio che ha avuto con Benitez. L’offerta a De Laurentiis per questa ragione sarà fatta al ribasso, confidando nella volontà del giocatore di cambiare aria. Più laboriosa, invece, si preannuncia la trattativa per portare Alessio Cerci a Milanello. In tal senso è abbastanza chiaro il messaggio lanciato dal presidente del Torino Urbano Cairo: “Dipende molto da lui – ha spiegato -, da parte mia la voglia di tenerlo c’è tutta. Non sarò certo io, però, a tarpare le ali dei giocatori: saranno decisivi i prossimi dieci-quindici giorni”. Quelli che ci porteranno al rush finale del calciomercato. In alternativa in via Aldo Rossi è rispuntato il nome di Taarabt, non riscattato all’inizio dell’estate dal Qpr e ora di nuovo in orbita rossonera: “Taarabt? Penso che voglia andare via, ma se non vuole stare qui devono pagarlo la cifra giusta, non andrà via a basso prezzo”, ha detto però senza mezzi termini l’allenatore del Qpr Harry Redknapp.

L’Inter, reduce dalla sconfitta nell’amichevole contro l’Eintracht Francoforte, si sta interrogando sulla necessità di inserire un altro difensore in rosa, anche per dare a Mazzarri una valida alternativa al terzetto titolare formato da Ranocchia, Vidic e Juan Jesus. Il nome è quello di Rolando, da tempo ai ferri corti con il Porto. Il portoghese ha già provato a chiedere la rescissione, ma da parte della società la risposta è stata negativa. L’Inter, per regalare Rolando al suo allenatore, lo scorso mese aveva offerto 3,5 milioni di euro contro una richiesta del Porto di 5, una presa di posizione che ha fatto arenare la trattativa. Il Porto, però, ha da poco ufficializzato l’acquisto di Ivan Marcano dal Rubin Kazan, cosa che potrebbe definitivamente spingere Rolando verso l’Inter. Ausilio tiene costantemente monitorata la situazione, e a fronte di un’offerta di 4 milioni (cifra che l’Inter potrebbe ricavare dalle cessioni di Campagnaro alla Sampdoria e di Silvestre al Genoa) l’affare si potrà facilmente concludere.

In casa Roma, la novità di giornata più importante arriva dal fronte societario, perché è stata ufficializzata la cessione delle quote di Unicredit a Pallotta: come si legge nel comunicato sul sito del club giallorosso, Unicredit ha ceduto all’As Roma Spv di James Pallotta l’intera quota che deteneva in Neep Roma Holding, pari al 31%, per 33 milioni di euro già pagati. Pallotta diventa così proprietario del 100% delle quote della società giallorossa.

Sul fronte mercato il nome caldo resta sempre quello di Benatia. L’ultima offerta è arrivata dal Chelsea, disposto a investire 38 milioni di euro per il centrale marocchino, l’ultimo regalo di mercato per consegnare a Mourinho una rosa competitiva per campionato e Champions League. Da monitorare anche le questioni relative a Ljajic e Destro, combattuti tra l’idea di rilanciarsi nella Roma o andare a giocare all’estero. Destro, in particolare, ha ricevuto un’offerta dal Wolfsburg, che gli avrebbe proposto un contratto da tre milioni all’anno, il doppio di quanto prende a Roma. La sua prima risposta è stata “No, grazie”, voglioso com’è di giocare la Champions e di riconquistare la Nazionale.

Importanti novità anche sul fronte Napoli-Fellaini, almeno a giudicare dalla ricostruzione fatta dal Daily Mail del colloquio tra Van Gaal e alcuni giocatori considerati in esubero (oltre a Fellaini ci sono Rafael, Zaha, Nani, Kagawa e Keane) nei Red Devils: “Nel mio Manchester non c’è posto per te, ascoltiamo tutte le offerte perché non è qui il tuo futuro”. Una storia durata meno di un anno e destinata a creare una minusvalenza importante in casa United, che soltanto un anno fa lo aveva pagato ben 32 milioni. Si ragiona sulla base di un prestito che in Inghilterra vorrebbero oneroso: 4,5 milioni per un anno con un aiuto per il pagamento del ricco ingaggio del belga (4 milioni all’anno). De Laurentiis ne vorrebbe invece versare al massimo 2,5.

L’altra, importante notizia di giornata riguarda l’elezione del presidente della Federcalcio. L’ha spuntata Carlo Tavecchio, che da oggi è il successore di Giancarlo Abete. Ci sono volute tre votazioni per l’ufficialità della nomina dopo le prime due andate a vuoto senza il raggiungimento del quorum. Il 71enne ex presidente della Lega Nazionale Dilettanti ha battuto l’altro candidato alla poltrona federale Demetrio Albertini con il 63,33% delle preferenze contro il 33,95% dell’ex centrocampista del Milan: “Sarò il presidente di tutti – ha detto Tavecchio – soprattutto di quelli che hanno espresso il loro dissenso. Cercherò di migliorare il mio modo un po’ ruvido e poco glamour come qualcuno lo ha definito giustamente. Con le parole sono poco a mio agio, ma invito le componenti ad abbandonare le divisioni e mettersi al lavoro”. Il 18 agosto a mezzogiorno il primo consiglio federale per la nomina del nuovo CT della Nazionale.

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