Anche Toyota rallenta. Il leader mondiale nel settore automobilistico, continua a fronteggiare un periodo di crisi con il settimo calo consecutivo nella produzione globale. Ad agosto 2024, la produzione della casa giapponese è scesa dell’11,2% rispetto all’anno precedente, con 709.571 veicoli prodotti. Le vendite globali di Toyota sono diminuite del 3,1% ad agosto, con 826.863 veicoli venduti.
Nel mercato interno la casa nipponica ha affrontato ulteriori difficoltà, inclusa l’interruzione delle attività produttive in Giappone per via di un tifone estivo, che ha temporaneamente bloccato tutti gli stabilimenti nazionali. La contrazione è stata del 22,2% (con 185.680 unità vendute), influenzata anche dallo scandalo delle certificazioni di sicurezza falsificate, che ha portato alla sospensione della produzione di alcuni modelli Toyota. Tra i modelli coinvolti ci sono la Corolla Fielder, Corolla Axio e la Yaris Cross, per i quali la produzione è ripartita solo a settembre, una volta ottenuta la conferma del ministero dei Trasporti giapponese sulla sicurezza dei veicoli.
Toyota perde terreno in Cina
Le difficoltà di Toyota si sono accentuate in Cina, uno dei mercati chiave, dove le vendite sono calate del 13,5%, con 152.065 unità vendute ad agosto. La forte concorrenza locale, guidata da produttori come Byd, sta erodendo la quota di mercato della casa giapponese. Toyota, come molte altre case automobilistiche occidentali, si trova in una posizione difficile in Cina, dove i produttori locali stanno guadagnando sempre più terreno.
Il calo delle vendite in Cina è emblematico di una più ampia tendenza che coinvolge il mercato dei veicoli elettrici. Nonostante alcuni modelli, come il minivan Granvia, abbiano avuto successo, Toyota ha venduto solo 12.682 veicoli elettrici a batteria ad agosto, di cui appena 119 in Giappone.
Si punto tutto sull’ibrido, ridimensionato il mercato elettrico
Mentre la domanda di veicoli elettrici mostra segni di rallentamento, Toyota continua a fare affidamento sulla tecnologia ibrida, che rimane un punto di forza chiave della sua offerta. Le vendite di ibride sono cresciute del 22% su base annua, raggiungendo 336.848 unità ad agosto. In Europa, Toyota ha registrato un aumento del 18% nelle vendite di ibride, nonostante la flessione generale del mercato automobilistico.
Nel contempo, la casa automobilistica ha ridimensionato i suoi obiettivi di vendite per i veicoli elettrici entro il 2026, riducendo il target da 1,5 milioni a 1 milione di unità. La decisione è stata presa alla luce della lenta adozione dei veicoli elettrici in Giappone, dove i modelli ibridi e a benzina continuano a dominare il mercato.
Aumentato il programma di buyback
Toyota ha recentemente aumentato il suo programma di riacquisto azionario, portandolo a 8,3 miliardi di dollari, con un’aggiunta di 1,3 miliardi rispetto al piano originario annunciato a maggio. Questo segnale di fiducia da parte del management arriva dopo che l’utile operativo del trimestre concluso a giugno è cresciuto del 17%, raggiungendo 8,7 miliardi di dollari.
Anche il mercato nordamericano ha offerto un certo supporto, con buoni risultati di vendita per i modelli ibridi e una debolezza dello yen che ha contribuito a incrementare i ricavi esteri.
Anche Nissan in difficoltà riacquista il 5% di azioni da Renault
Anche Nissan sta attraversando un periodo di flessione. La produzione globale è diminuita del 15,5% rispetto all’anno precedente, con 236.016 unità prodotte ad agosto, mentre le vendite sono scese del 5,5%, attestandosi a 244.279 unità. Nissan ha annunciato un piano di riacquisto di azioni per un valore di 551 milioni di dollari da Renault (circa il 5% del capitale azionario), con l’obiettivo di riequilibrare la partnership tra le due case automobilistiche. La transazione dovrebbe portare a un afflusso di cassa di circa 494 milioni di euro per Renault, migliorando così la sua posizione finanziaria e riducendo il debito.
Nissan ha confermato l’intenzione di annullare le azioni riacquistate, con un effetto positivo per gli azionisti e un miglioramento della gestione del capitale. Questo riassetto segna un passo importante verso una maggiore autonomia di Nissan all’interno dell’Alleanza, pur mantenendo le sinergie industriali tra i due gruppi.
Per quanto riguarda un’altra grande casa automobilistica giapponese, Honda, si registra un calo della produzione globale dell’11,3%, con 307.870 veicoli prodotti ad agosto 2024 con anche le vendite globali diminuite del 4,7%. In Cina, Honda ha ridotto il personale e sospeso la produzione in tre impianti, avviando inoltre una riduzione del 19% della produzione di veicoli a benzina, in linea con l’accelerazione verso la transizione ai veicoli elettrici.