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Tour: ultima occasione per attaccare Froome

Da Quintana, Aru e Porte si attende un acuto per ravvivare un Tour ipnotizzato dal britannico – Cavendish si ritira.

Tour: ultima occasione per attaccare Froome

Dopo il riposo di ieri, il Tour si prepara a vivere le ultime quattro tappe alpine, di cui una cronoscalta, prima della passerella finale di Parigi. Nairo Quintana, al contrario di quanto poco ha fatto fino a oggi, dice di non aver perso la speranza di poter annullare lo svantaggio di 2’59’’ che accusa da Froome. «L’importante – è la strategia del Condor colombiano – è cercare di isolare il britannico».

Anche Aru ha promesso attacchi dopo averci timidamente provato sul Grand Colombier. Ma nella carovana che riparte verso Finnhaut-Emosson, una tappa interamente in territorio svizzero con arrivo in forte ascesa, domina la convinzione che i giochi siano chiusi prima ancora che la vera partita sia cominciata.

Un Tour nuovamente ipnotizzato da Chris Froome che, conquistata la maglia gialla attaccando nella discesa del Peyresourde, ha potuto difenderla e rafforzarla senza fare nulla di straordinario, mai attaccato dai suoi rivali, protetto da una squadra che se al Giro fa continui flop al Tour è da anni una corazzata.

E Froome è, stando anche ai bookmakers, il super favorito per la vittoria della tappa odierna, che prevede la scalata finale ai 1.960 metri di Finhaut-Emosson, 10,4 km di lunghezza con una pendenza media dell’8,4%. Froome nelle quote è dato a 3, mentre prima di Quintana dato a 9 c’è addirittura Richie Porte a 6.

Su questa ascesa nel Criterium du Dauphiné del 2014 Alberto Contador riuscì a staccare Froome. Ma quel Contador da un pezzo non si vede più. Froome da parte sua ostenta sicurezza pur premettendo che il Tour non è finito.

Finito invece è il Tour per uno dei suoi grandi protagonisti, Mark Cavendish, che nel giorno di riposo ha annunciato il suo ritiro: troppo affaticato per affrontare le Alpi, Cannonball ha preferito rinunciare alla possibilità di centrare la quinta vittoria sugli Champs Elysées per non compromettere la sua partecipazione all’Olimpiade di Rio. Se ne va con un poker di vittorie che l’ha avvicinato ormai a sole 4 lunghezze dal record di Eddy Merckx, che di tappe ne ha vinte 34.

In un Tour molto britannico, rischiano di restare a secco di vittorie nazioni storiche del ciclismo come Italia, Francia e Spagna. In particolare per i francesi, che non vincono il Tour dal 1985, sarebbe la terza volta nella storia della Grande Boucle. In passato capitò solo due volte : nel Tour 1926, il più lungo di tutti i tempi con i suoi 5.745 km, vinto dal belga Lucien Buysse, e in quello 1999, che vide il trionfo di Marco Pantani.

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