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Tour: la crono a squadre rilancia Porte e Froome

Jaguar MENA on Flickr

Vicecampione del mondo della specialità, già vincitrice dell’ultima cronosquadre inserita nel Tour 2015, l’americana Bmc ha trionfato sui 35,5 km del circuito di Cholet, un treno perfetto nei cambi volando a oltre 54 km all’ora che ha mandato in giallo Greg Van Avermaet e permesso al suo capitano Richie Porte di recuperare, anche con gli interessi, i 51 secondi persi per la caduta nella prima tappa.

Più o meno la stessa operazione di recupero è stata messa in atto da Chris Froome grazie al secondo posto ottenuto dal Team Sky ad appena 4” dalla Bmc. Terza, a 7”, la Quick Step Floor, che dopo aver perso per strada Gaviria, ha sperato fino all’ultimo di metter mano alla maglia gialla con Philippe Gilbert, obiettivo mancato per soli 5”.

Non ha replicato il successo ottenuto nella prova iridata, ma Tom Dumoulin, quinto con la Sunweb a 11” dalla Bmc, si trova da oggi il meglio piazzato tra gli uomini di classifica essendo settimo a 11” da Van Avermaet ma soprattutto mantenendo ancora un vantaggio di 40” su Porte e di 44” su Froome. Dumoulin era tra i big usciti indenni dagli incidenti e dalle cadute nel caotico finale della prima tappa.

L’olandese è stato anche l’unico tra i big a difendere quasi tutto il tesoretto accumulato a Fontenay-le-Compte. Non ce l’ha fatta Vincenzo Nibali, che come si temeva in casa Bahrain-Merida, ha concesso più di un minuto a Froome e Porte scivolando al 22esimo posto della classifica a 1’06” dalla maglia gialla e dietro Froome di 11”.

Meno peggio della squadra dello Squalo ha fatto la Movistar del trio Valverde-Landa-Quintana, riuscendo a contenere il distacco dai primi in meno di un minuto. Ma se Valverde e Landa hanno evitato di farsi scavalcare in classifica da Froome, Quintana ha visto il suo distacco dilatarsi a oltre due minuti dalla maglia gialla e a 1’13” da Froome.

Subito fuorigioco nella difesa della maglia gialla è finito Peter Sagan che ai piedi dell’ultima salitella del percorso ha preferito staccarsi dal treno della Bora-Hansgrohe guidato da Rafa Majka, l’uomo su cui il team tedesco punta per la classifica. Come Kittel e Gaviria, anche Sagan che punta alla sesta maglia verde, ha preferito non spendere energie in eccesso per difendere la maglia gialla. Certo non è stata una bella immagine vedere un campione come lo slovacco arrancare da solo arrivando oltre due minuti dopo i suoi compagni.

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