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Tour de France: bis di Kittel, Froome in giallo

Nei Tour ai tempi ancora delle nazionali una tappa come quella di ieri al Tour, 216 km da Vesoul a Troyes, come del resto quella di oggi da con arrivo a Nuits Saint Georges, era terreno di conquista dei regionali con fughe a lunga gittata nel completo disinteresse del gruppo. Oggi nei Tour degli sponsor che investono decine di milioni nel ciclismo pretendendo immediati ritorni è sempre più raro che una fuga vada in porto.   

Come è accaduto ieri con i tre fuggiaschi di giornata riagguantati a meno di 5 km dal traguardo dalle squadre dei velocisti pronti a disputarsi la vittoria nell’ennesima affollata volata. Finale incarognito da alcune curve ad angolo retto che prese in velocità e con la densità di ruote cerca della migliore traiettoria sono sempre ad alto rischio di cadute.

Questa volta per fortuna tutto è andato liscio con il portentoso recupero a centro strada di Marcel Kittel che bissa il successo di Liegi portando a 11 il suo bottino di vittorie al Tour, raggiungendo così il rivale Greipel, tedesco come lui ma con il quale, stando ai si dice,  non corre buon sangue. Ma non è mancato il brivido perché Arnaud Démare, in maglia verde come leader della classifica a punti, rasentando le transenne, per cercare la vittoria ha rischiato la fotocopia della sfortunata volata di Cavendish a Vittel.

Ma Greipel, a differenza di Sagan, non scartava a destra evitando di ostacolare il francese che non avrebbe avuto scampo. Démare precedeva di un soffio il Gorilla tedesco ma doveva soffocare l’urlo di gioia perché al centro gli sfrecciava davanti la maglia bianca-blu di Kittel, il leader della Quick-Step Floors, che aveva giocato a nascondersi fino agli ultimi 50 metri. “Il mio obiettivo in questo Tour è la maglia verde”, ha ammesso Kittel.

Per Demare che ha lo stesso traguardo un brutto cliente, questo tedescone nato  di Arndst 29 anni fa. Ovviamente la classifica non cambia rispetto a quella fissata dalla tappa precedente a LaPlanche des Belles Filles, segnata dallo splendido assolo di Fabio Aru e dalla cambio della maglia gialla da Thomas al suo capitano Froome.

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