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Tour: bis di Groenewegen. Oggi i big alla prova del pavé

FIRSTonline

Anche l’Equipe, il quotidiano sportivo per anni storico organizzatore del Tour, deve ammettere che questo avvio di Tour è tra i più noiosi che si ricordi. In attesa delle montagne che verranno, a movimentare una corsa fin qui bloccata e monotona si spera nel pavè della Roubaix che oggi i corridori affronteranno arrivando nel celebre Velodrome.

Intanto anche ieri, sabato, ad Amiens, dalla gigantesca cattedrale patrimonio dell’Unesco, la Grande Boucle all’ottavo giorno di corsa non ha cambiato: la solita fuga di qualche Carneade coraggioso a caccia di un momento di popolarità, la solita rincorsa del gruppo che riaggancia i battistrada a pochi km dall’arrivo, la solita immancabile caduta che fa qualche vittima illustre –ieri è toccato a pagare il dazio della iella a Daniel Martin e Julian Alaphilippe, infine la solita volatona con i big dello sprint a rischiare la pelle nei duecento metri finali.

Uno scarico di adrenalina e di emozioni che per un attimo ha sconfitto la noia che è stata la vera protagonista per oltre 180 chilometri. Ha vinto ancora per la seconda volta consecutiva l’olandese Dylan Groenewegen, pareggiando le vittorie di Sagan e Gaviria: un bis nel giro di appena 24 ore che gli spalanca le porte dell’Olimpo di migliori sprinter oggi in circolazione.

Dietro di lui è stato il festival delle scorrettezze, con Gaviria che dà una testata a per scansare Greipel che a sua volta aveva fatto qualcosa di simile nella bagarre finale nel tentativo di stoppare la rimonta di Sagan che sembrava ormai lanciato verso il tris. Ma a mettere tutti d’accordo ecco sbucare dal traffico Groenewegen per uno spettacolare bis davanti a Greipel e Gaviria. Ma la giuria, esaminato il filmato della volata, punisce sia Greipel che che Gaviria retrocedendoli e avanzando al secondo posto Sagan seguito da Degenkolb, Kristoff e Démare.

Van Avermaet conserva la maglia gialla con vantaggi immutati su tutti i big ad eccezione di Daniel Martin e Julian Alaphilippe attardati di 1’16. per una caduta a 15 km dall’arrivo. Demare non ha ancora vinto una volata, il primo dei francesi in classifica, Alaphilippe , è scivolato al 18esimo posto: per il pedale transalpino è stato un 14 Luglio da dimenticare, ben più magro di quello dell’anno scorso che vide il trionfo di Warren Barguil in cima all’Izoard.

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