Fenomenale Alaphilppe che non cessa di stupire. La crono di Pau ne ha ingigantito lo spessore mandando in orbita il fuoriclasse francese che sui 27 km del percorso ha sbriciolato la concorrenza rafforzando la sua leadership. “Se continua così potrà vincere anche il Tour”, parola di Geraint Thomas, l’unico ad avvicinarsi allo scatenato Julian piazzandosi secondo a 14”.
Dopo l’exploit di ieri la maglia gialla è attesa all’esame del Tourmalet. Dovesse superare anche questa sorta di esame di stato, tutto può accadere. Intanto nei favori dei bookmakers è balzato davanti a Bernal (quotato 5 contro 7,50 del colombiano) e alle spalle di Thomas, che non ha vinto la crono ma che a Pau ha inflitto un distacco di 1’22” al compagno-rivale e ancor di più ad altri scalatori di fama come Quintana e Landa. Il gallese per i bookmakers è ormai l’unico superfavorito (dato a 1,67) per la vittoria finale.
Nel ciclismo di oggi la montagna affascina ma a incidere di più sulla classifica sono ormai il vento e le crono. Anche quelle brevi come quella di ieri producono un solco a scapito soprattutto degli scalatori. Capita poi come ieri che Alaphilippe, sotto l’entusiasmo di correre con il “maillot jaune” indosso, sconvolga i pronostici o anche che quell’asceta di De Gendt che si sublima nelle fughe, pedalando da solo trovi la gamba ideale per cogliere un sorprendente terzo posto a 36”. Ma sono eccezioni.
Pinot ha perso più nel vento di Albi che nella crono di Pau ma non essendo uno specialista è stato anche bravo a cedere solo meno di un minuto a Thomas e Alaphilippe, piazzandosi settimo a 49”. Si sono difesi bene Uran (quarto a 36”), Porte e Krusjiswjick (quinto e sesto entrambi a 45”) ma per i grimpeur più noti è stata una dolorosa batosta: anche Bernal ha deluso finendo 22esimo a 1’36”, Landa 24esimo a 1’45”, Quintana 28esimo a 1’51”, Bardet addirittura 39esimo a 2’26” .
Tanti sconfitti, a partire da Bernal, che oggi sul Tourmalet non possono più nascondersi se vogliono restare appesi alla partita per la maglia gialla.
E sul Tourmalet si potrà misurare anche a che punto sia il recupero di Fabio Aru (ieri 26esimo a 1’49”) che è ormai il solo italiano nei primi trenta della classifica (23esimo a 7’46”9. Ciccone nella crono è finito a oltre 5 minuti mentre è continuato il Tour anonimo di Nibali: lo Squalo ha chiuso la prova a oltre 3 minuti da Alaphilippe. C’è da chiedersi che senso abbia un Tour corso in questo modo per un campione che ha vinto tanto, l’unico in circolazione con Froome ad avere conquistato tutte le tre grandi corse a tappe come pochi altri grandi del passato: Anquetil, Merckx, Hinault, Indurain e Contador.