Il crollo del greggio si fa sentire sui conti di Total. Il colosso petrolifero francese ha annunciato che – secondo le ultime stime – nel 2015 gli utili sono calati di oltre il 20% rispetto all’anno precedente.
“I profitti di Total stanno resistendo – ha spiegato il Ceo del gruppo, Patrick Puyanne, alla radio Europe 1 –, perché il gruppo non è attivo solo nella produzione di greggio, ma anche nella trasformazione, raffinazione e distribuzione. Ma gli utili stanno comunque calando. Scenderanno un poco più del 20%, a causa di un calo del prezzo del petrolio del 50%: resistiamo ma caliamo”.
Total, in ogni caso, non taglierà alcun posto di lavoro (a differenza della britannica Bp, che la settimana scorsa ha annunciato una riduzione d’organico di 4mila unità nei prossimi due anni per far fronte al crollo delle quotazioni petrolifere).
Puyanne ha sottolineato che “Total è una delle più grandi compagnie al mondo ed è in grado di far fronte alla volatilità del prezzo del greggio. Non si possono scaricare le difficoltà di questo periodo sui posti di lavoro, anche perché avremo bisogno di tutti i nostri dipendenti quando i prezzi risaliranno. E prima o poi risaliranno, ne sono convinto. Il prezzo del barile di petrolio non può scendere sotto zero dollari. Io l’ho visto arrivare fino a 7. Risalirà un giorno. La questione è quando”.
Le parole del Ceo hanno evidentemente incoraggiato gli operatori di Borsa, visto che a poco più di un’ora dall’apertura le azioni Total guadagnano l’1,7% sul listino di Parigi.
A Piazza Affari il titolo Eni viaggia in rialzo dell’1,2%.