“La cosa più intelligente che possiamo fare è agire in grande”. Ovvero “muoverci in fretta e con decisione per evitare una profonda e pericolosa recessione”. Sono, secondo il Financial Times, due passaggi contenuti negli appunti di Janet Yellen, l’ex presidente della Fed che oggi si presenta ai senatori nella veste di nominata Segretaria al Tesoro da Joe Biden. Yellen si accinge così a prendere la guida dell’economia americana secondo le linee già indicare dal pacchetto di stimoli per 1.900 miliardi annunciato dal neopresidente, che ha già anticipato di voler smontare al più presto le scelte più contestate dell’amministrazione Trump. I mercati, in attesa del discorso che oggi alle 10 (ora di Washington) terrà Yellen, già si sono sintonizzati sulla linea della piccola ma battagliera Janet, neokeynesiana di ferro, sposata al Nobel George Akerlof: forti investimenti pubblici, specie nelle infrastrutture, anche a costo di compromettere gli equilibri della finanza pubblica e del dollaro. Meglio le azioni dei bond, dunque. L’effetto Yellen in Asia si fa sentire.
A Tokyo, Nikkei in rialzo dell’1,5%, l’l’Hang Seng di Hong Kong del 3%, il Kospi di Seul del 3%, il BSE Sensex di Mumbai dell’1%. In calo, tra le grandi borse dell’area Asia Pacifico, il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen.
Il dollaro si indebolisce su quasi tutte le controparti, tranne che con lo yen, la peggior valuta tra le dieci principali del pianeta, a conferma della forte risalita della propensione al rischio.
SALGONO I RENDIMENTI DEI T BOND
Le aspettative di un ritorno dell’inflazione, favorito dalla super manovra Biden – Yellen, sta riportando su i rendimenti delle obbligazioni, quello del Treasury Note a dieci anni è a 1,13%, +3 punti base.
Petrolio Brent in rialzo dello 0,5% a 55 dollari il barile. Tra le decisioni di Biden già domani potrebbe arrivare il veto alla costruzione dell’oleodotto Keystone tra il Canada e il golfo del Messico.
Oro in calo dello 0,3%, a 1.837 dollari l’oncia.
ARRIVANO I CONTI DELLE BANCHE E DI NETFLIX
Oggi riapre i battenti Wall Street: escono le trimestrali di JP Morgan, Citigroup e Wells Fargo. In arrivo anche i conti di Netflix.
L’ascesa del dollaro, su del 9% nei confronti dell’euro rispetto a un anno fa, è una delle sfide che attendono il direttorio della Bce di giovedì. Ma non sarà facile trovare una terapia adeguata.
Ieri i ministri delle Finanze dell’Eurozona si sono incontrati in videoconferenza per discutere i rapporti della Commissione Ue sugli squilibri macroeconomici degli Stati membri e i piani nazionali degli Stati per la ripresa. Al termine dell’incontro il commissario Paolo Gentiloni ha detto che piano dell’Italia “va rafforzato”. Oggi è in programma la riunione dell’Ecofin.
OGGI CONTE AL SENATO A CACCIA DI RESPONSABILI
Stamattina il premier Giuseppe Conte terrà le sue comunicazioni sulla situazione politica nell’aula del Senato. Al termine della discussione è previsto il voto di fiducia. I numeri del governo sono ancora in bilico. La maggioranza assoluta è di 161 voti ma al momento il premier sembra poter contare su 155 senatori. Conte spera ancora nel soccorso di alcuni “responsabili” ma è pronto ad andare comunque avanti, anche se la fiducia dovesse arrivare senza maggioranza assoluta.
Intanto, Piazza Affari attende con grande interesse la prima uscita di Carlos Tavares quale ad di Stellantis, che è, tra l’altro, la più importante realtà industriale privata d’Italia.
IL DEBUTTO DI STELLANTIS (+7,5%) ILLUMINA LA SEDUTA EUROPEA
Seduta debole ieri per i listini europei, privi del punto di riferimento di Wall Street. Ma nel corso della seduta si sono messe in evidenza lusso, banche e soprattutto l’auto. In mezzo al grigiore ha potuto brillare al debutto Stellantis, in grado di proiettare Piazza Affari ai vertici dei mercati azionari nonostante l’incombere della crisi politica. Per il resto, gli operatori guardano all’insediamento di Biden domani e all’appuntamento clou della settimana: la riunione del direttorio della Bce di giovedì.
MILANO (+0,53%) IL LISTINO MIGLIORE
Piazza Affari ha chiuso in rialzo dello 0,53%, a 22.498 punti. Dietro Milano, la Borsa migliore, chiudono in territorio positivo Francoforte (+0,42%) e Madrid (+0,26%).
CARREFOUR -6,9% CADE DOPO IL NO DI MACRON ALLA VENDITA
Parigi (+0,1%) è zavorrata dal tonfo di Carrefour (-6,9%). La canadese Couche-Tard, preso atto della contrarietà di Emmanuel Macron, ha rinunciato ad andare avanti con la trattativa sull’acquisizione.
BRITISH TELECOM PER UBS È SELL
In rosso Londra (-0,1%). BT è in calo del 3%. Oltre al Sell di Ubs c’è una grana legale in arrivo. Un’associazione inglese di utenti della telefonia ha annunciato di aver presentato una richiesta di danni da 600 milioni di sterline: la società avrebbe gonfiato le bollette nel periodo 2009-2017.
FRANCOFORTE, ADIDAS E INFINEON AL TOP
Tra le blue chip europee spicca Adidas (+4%): Exane ha alzato il giudizio a Outperform. Danone +1,9%, nel mirino di un fondo activist; Deutsche Post +1%, LVMH +1%. Tra i movimenti di rilievo della giornata, in tutta Europa, c’è il +3% della tedesca Infineon: Goldman Sachs ha alzato il giudizio a Buy.
LO SPREAD TORNA A 117. UN TITOLO A 50 ANNI PER PARIGI
Chiusura in negativo del mercato obbligazionario. Lo spread tra decennale italiano e tedesco, dopo essersi allargato giovedì fino a 123 pb, massimo dal 9 novembre, è rientrato sotto i 120 punti base e chiude in serata a 117. Il rendimento del Btp si ferma allo 0,63%. Da seguire anche l’andamento dei Cds salito la scorsa settimana oltre quota 103 al massimo da circa un mese e mezzo.
La Francia ha dato mandato a un pool di banche per il lancio di un nuovo titolo di Stato a 50 anni.
PIOGGIA DI BUY SU STELLANTIS. OGGI PARLA TAVARES
Fuochi d’artificio per Stellantis nel giorno dell’esordio a Milano e a Parigi. La società nata dalla fusione tra Fca e Psa è partita a +7,57%, affermandosi per distacco come il miglior titolo di giornata sotto la spinta degli acquisti dei fondi. Banca Akros ha indicato per l’azienda un prezzo obiettivo di 17,4 euro, con rating buy.
Per Intesa San Paolo (rating buy) il gruppo presenterà un piano industriale dettagliato entro la fine del primo semestre/inizio terzo trimestre 2021. Anche escludendo le sinergie, secondo il broker, Stellantis è “sottovalutata su tutte le metriche rispetto ai suoi competitor più diretti. Nei prossimi mesi, infatti, la società distribuirà fra gli azionisti il 46% di Faurecia (39% in carta, 7% cash per 308 milioni) e, se il board darà il via libera, anche un ulteriore dividendo straordinario da un miliardo.
BRILLA ANCHE EXOR, UN CONTRATTO TEDESCO PER CNH
Sulla scia di questo successo, brilla anche Exor (+2,64%). Kepler Cheuvreux ha alzato il target price a 76 da 70 euro per la holding. In rialzo anche Cnh Industrial (+0,95%), dopo che Iveco Defence Vehicles si è aggiudicata un contratto quadro da parte delle forze armate tedesche per la fornitura di 1.048 camion Trakker militari, da consegnare tra il 2021 e il 2028. Poco mossa Ferrari (+0,14%). Pirelli +1,7%.
DEUTSCHE BANK PROMUOVE MONCLER, TARGET PRICE A 50 EURO
Interesse sul lusso con Moncler, in rialzo del 2,2% dopo che Deutsche Bank ha alzato il target price a 50 euro. Il broker ha rivisto al rialzo anche i target price di Tod’s (+2,5%), Ferragamo (+0,5%) e Cucinelli (+1,9%).
UNICREDIT, PIACE ORCEL PER IL DOPO MUSTIER
Tra le banche corre Bper (+2,2%). Rialzi attorno al punto percentuale per Unicredit. Da notare Intesa San Paolo (+0,80%) promossa da Banca Akros ad accumulate da neutral, target price a 2,25 da 1,9.
Entra intanto nel vivo la contesa per il successore di Jean Pierre Mustier in Unicredit. Importanti azionisti si sono schierati per Andrea Orcel, l’ex banchiere d’affari di Bank of America (Bofa) e poi di Ubs, che dunque partirebbe favorito mentre la procedura entra nella fase finale, che prevede la presentazione di una lista ristretta di nomi condivisi tra il comitato nomine interno al consiglio e i selezionatori esterni di Spencer Stuart. Gli inseguitori di Orcel nella gara per chi sarà il prossimo capo di Unicredit sarebbero l’ex capo in Italia di Deutsche Bank, Flavio Valeri, e l’ex ad della Cdp e oggi dg di Fincantieri, Fabio Gallia.
Orcel sarebbe il preferito di diversi fondi esteri, oltre che del “nucleo italiano”, che ruota attorno a Delfin e alle due Fondazioni Caritorino e Cariverona, titolari di quasi il 6%, più il fondo Algebris.
ENEL E SNAM FRENATE DALLA CEDOLA, SOFFRONO JUVE E ROMA
In calo, invece, Enel (-3,09%) e Snam (-2,54%), che hanno pagato lo stacco della cedola (0,175 euro per Enel, 0,0998 euro Snam: entrambe in pagamento il 20 gennaio).
Soffrono Roma (-2,9%) e Juventus (-2,2%) dopo le sconfitte contro Lazio e Inter.