Torna la grande kermesse italiana dell’abbigliamento maschile. Si apre oggi a Firenze, in Fortezza, l’89ª edizione di Pitti Uomo con 1.219 marchi, di cui 536 esteri, dell’industria che presentano le loro collezioni per l’inverno 2016-2017. Il salone, inaugurato questa mattina alla presenza, tra gli altri, del sindaco Nardella, del governatore Rossi e del ministro Franceschini, rimarrà aperto fino a venerdì.
Un evento che, come ogni anno, promette di restituire lustro e vivacità a negozi e locali di Firenze, generando un indotto difficile da sottovalutare, e che arriva in un momento tutto sommato positivo per la moda maschile, che ha chiuso un 2015 incerto con un fatturato comunque in crescita dell’1,8%, nonostante la ripresa dei consumi interni tardi ad arrivare.
Complessivamente, i ricavi della moda maschile toccano circa 9 miliardi di euro, su un totale di 74 miliardi dell’intero comparto italiano. Secondo i dati forniti da Smi (Sistema Moda Italia), a trainare la crescita sono state le vendite di confezione, camiceria e capi in maglia, a fronte del calo dell’abbigliamento in pelle e delle cravatte.
L’export ha segnato una crescita del 2,4% su base annua, con un forte aumento verso Stati Uniti, Francia e Germania, utile a compensare il crollo delle esportazioni verso la Russia. L’incidenza del fatturato estero supera quota 63% sul totale della moda maschile. In crescita anche le importazioni, a quota 4 miliardi.
Del resto il rapporto con l’estero, soprattutto in un momento in cui i consumi interni ristagnano, rimane fondamentale per l’intero comparto. Prova ne è anche il fatto che più di un terzo dei compratori che saranno presenti a Pitti Uomo (circa 8.600 su 24.000) saranno stranieri, provenienti per lo più da Giappone, Germania, Spagna e Gran Bretagna.
Le maison della moda presenti alla manifestazione, il cui tema è Pitti Generation(s) saranno suddivise in 15 gruppi, che rappresentano altrettante tappe per percorso: Pitti Uomo, Make, Pop Up Stores, The Latest Fashion Buzz, Eye Pop, Fashion At Work, Futuro Maschile, Touch!, l’Altro Uomo, Born in the USA, Unconventional, Open, I Play, Urban Panorama, My Factory.
I visitatori previsti, invece, dovrebbero toccare quota 35mila contro i circa 24mila registrati nel corso della scorsa manifestazione. Un altro segnale di salute, per uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy.