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Torna il campionato: Juve in pole ma l’assenza di Conte e le fatiche di Champions peseranno

Non sarà il campionato più bello del mondo, ma non vediamo l’ora che inizi. Dopo 104 giorni di stop, la nostra cara vecchia Serie A torna a riempirci i weekend, con tutto il suo fascino e, ahinoi, tutti i suoi limiti. L’antipasto pechinese della Supercoppa d’altronde è la fotografia perfetta di quanto ci aspetterà a partire da oggi: gol, spettacolo e tante, tantissime polemiche. I top players se ne vanno, le società si adeguano all’austerity generale, ma le diatribe non mancano mai. Di una cosa però siamo sicuri: quello che sta per cominciare sarà un campionato anomalo, per non dire unico. Dopo il caos Scommessopoli non potrebbe essere altrimenti, perché la giustizia sportiva, ancora una volta, ha finito per movimentare il nostro calcio nella direzione sbagliata. Le sentenze di pochi giorni fa scontentano tutti, Procura Federale in primis, che si è vista respingere tutti i ricorsi presentati in appello, oltre ovviamente alle società e ai tesserati puniti. Il caso simbolo, ça va sans dire, è quello di Antonio Conte, che ancora una volta pone la Juventus sola contro il resto d’Italia. Da una parte i bianconeri, stretti attorno al loro allenatore, dall’altra i giustizialisti, categoria nella quale sfidiamo a trovare tifosi juventini. Premesso che una vicenda così importante meriterebbe di essere valutata senza pregiudizi legati al tifo, questa è l’Italia e questo è il nostro calcio. In attesa di un miracolo che possa cambiare la cultura del Paese, ce lo teniamo così com’è e proviamo a presentare il campionato 2012/2013.

Si parte oggi pomeriggio (ore 18) allo stadio Artemio Franchi di Firenze, dove la Viola ospiterà l’Udinese dei miracoli. Una sfida molto interessante, nella quale vedremo a confronto due realtà molto promettenti della nostra Serie A. Dopo il disastroso campionato scorso, nel quale ha rimediato solo una risicata salvezza, la Fiorentina si presenta ai blocchi di partenza con tante interessanti novità: Aquilani, Borja Valero, Pizarro sono solo alcuni degli acquisti dei Della Valle, che hanno consegnato a Montella una squadra davvero interessante. Dall’altre parte Guidolin si appresta a tentare l’ennesima mission impossible: vendere i campioni (quest’estate è toccato a Isla, Asamoah e Handanovic) e ottenere comunque grandi risultati. Impresa già riuscita l’anno scorso, ma ogni anno, si sa, è sempre più difficile.

Il piatto forte di questo sabato calcistico arriverà alle 20.45. Juventus-Parma ha tanti significati: debuttano i campioni d’Italia, con Carrera in panchina e Conte in tribuna col cellulare sempre in mano. Di sicuro allo Juventus Stadium non vedremo Palazzi, Sandulli, Abete e Carobbio, ai quali comunque fischieranno le orecchie. In attesa del top player d’attacco (ammesso che arrivi…), la Juve si presenta con una formazione molto competitiva, favorita numero uno per lo scudetto. Ma questo sarà anche l’anno del ritorno in Champions League, con tutto ciò che ne consegue, nel bene e nel male. Riusciranno i bianconeri a gestire il doppio impegno? Lo vedremo presto, intanto il Parma di Donadoni e Pabon proverà a rovinare la festa.

Il clou della giornata arriverà domani. Causa forze maggiori (vedere le temperature climatiche per credere), le partite si giocheranno tutte di sera. Si comincerà alle 18 con Milan-Sampdoria, altra gara sotto la lente d’ingradimento. C’è molta perplessità attorno ai rossoneri, che quest’estate hanno vissuto un ridimensionamento senza pari, in Italia e in Europa, e che ora devono per forza partire col piede giusto. San Siro si preannuncia piuttosto freddino, e difficilmente perdonerà un passo falso. Di fronte ci sarà la neopromossa Sampdoria (che parte in classifica da –1), con Ciro Ferrara in panchina e Maxi Lopez in campo, che darà vita alla sfida nella sfida con Giampaolo Pazzini, per un confronto tra passato e presente dell’attacco milanista.
Alle 20.45 poi, arriverà l’abbuffata di calcio vera e propria. Occhi puntati sullo stadio Adriatico di Pescara, dove i neo promossi abruzzesi tenteranno di fermare l’armata Inter. I nerazzurri, fino a pochi giorni fa piuttosto defilati, si sono prepotentemente presi il ruolo di anti-Juve. Dopo gli arrivi di Cassano, Gargano e Alvaro Pereira infatti, Stramaccioni ha in mano una squadra forte e competitiva, che può lottare a tutti gli effetti per lo scudetto. Grande attesa per il debutto del Pibe de Bari, che potrebbe partire dall’inizio nel tridente delle meraviglie con Sneijder e Milito.

Grande attesa anche per la partita dell’Olimpico, che bagnerà il ritorno di Zeman in Serie A. Per Roma-Catania ci saranno circa 50mila spettatori, desiderosi di cancellare l’era Luis Enrique e di vivere una stagione ricca di spettacolo. Il progetto del boemo è come sempre intrigante, vedremo se anche i limiti saranno gli stessi di sempre. Bella partita al Barbera di Palermo, che vedrà in scena il Napoli di Mazzarri. Da una parte Hernandez e Miccoli, dall’altra Cavani e Insigne, lo spettacolo sembra garantito. Anche a Bergamo non ci si dovrebbe annoiare: Atalanta-Lazio è storicamente sfida bella e vibrante, quest’anno inoltre nessuno può sbagliare. I bergamaschi devono annullare la penalizzazione in classifica (–2), i biancocelesti hanno bisogno di una partenza convincente per dissipare i dubbi sulla gestione Petkovic, l’incognita più grande della Serie A.

A completare la prima giornata saranno Chievo-Bologna, Genoa-Cagliari e Siena-Torino. Partite equilibrate, sulla carta senza pronostico. La squadra di De Canio, che torna a Marassi (in campionato) dopo i fattacci della scorsa stagione, non può più fallire dopo l’eliminazione in Coppa Italia ad opera del Verona. Il match del Franchi invece saluterà il ritorno del Toro in Serie A, ma il Siena di Cosmi non regalerà nulla. Sono proprio i toscani a presentarsi con la penalizzazione più pesante del campionato (– 6, ma anche il Torino parte da – 1), “regalo” di un’estate decisamente anomala. Proprio come la nuova Serie A. 

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