Chiara Appendino è indagata per i fatti della finale di Champions League dello scorso 3 giugno. Stamattina la Procura di Torino ha notificato degli avvisi di garanzia per la tragica serata del 3 giugno 2017 in piazza San Carlo a Torino, costata il ferimento di oltre 1500 feriti e la morte della 38enne Erika Pioletti: l’accusa è, per tutti gli indagati, di concorso in omicidio colposo.
Tra i destinatari del provvedimento, oltre alla sindaca del M5S, anche il questore Angelo Sanna. È stata la stessa sindaca a confermare di aver ricevuto l’avviso di garanzia: “Pochi minuti fa mi è stato notificato dalla Procura di Torino un avviso di garanzia per i fatti di piazza San Carlo. Offrirò come sempre la massima collaborazione agli inquirenti, poiché è interesse di tutta la cittadinanza che vengano ricostruiti i fatti e definite le responsabilità di ognuno”. Appendino è accusata di omicidio colposo in «cooperazione» con altre persone. A breve sarà interrogata dai magistrati.
L’inchiesta, coordinata dai pubblici ministeri Antonio Rinaudo e Vincenzo Pacileo, ha permesso di individuare il lungo elenco di errori nell’organizzazione dell’evento e nella gestione dell’emergenza. Gli avvisi di garanzia riguardano anche l’ex capo di Gabinetto della sindaca, Paolo Giordana (costretto alle dimissioni il 28 ottobre scorso da un’intercettazione in cui chiedeva di cancellare una multa da 90 euro a un amico), e alcuni dirigenti e funzionari del Comune come Paolo Lubbia. Sul fronte questura hanno ricevuto l’invito a comparire anche il capo di Gabinetto, Michele Mollo e il dirigente del Commissariato Centro, Alberto Bonzano che quella sera ha coordinato le forze dell’ordine presenti in piazza.