Un gol in tre partite. Il sabato di Serie A non passerà certo alla storia per lo spettacolo, visto che l’unica rete di giornata è arrivata in Lecce-Empoli, per giunta al 89’ (Sansone). La vittoria giallorossa sposta gli equilibri in zona salvezza, mentre la corsa Champions resta invariata: gli 0-0 tra Torino-Juventus e Bologna-Monza, infatti, fanno comodo soprattutto a Roma e Atalanta, che proveranno ad accorciare le distanze contro Udinese (ore 18) e Verona (domani alle 20.45). Nella corsa, dopo la Lazio vittoriosa venerdì sulla Salernitana, proverà a rientrare anche il Napoli, atteso dal lunch match con il Frosinone (12.30), mentre il Milan affronterà il Sassuolo (15) soprattutto per sé stesso, o se non altro per rallentare la corsa scudetto dell’Inter, attesa dal posticipo contro il Cagliari (20.45).
Torino – Juventus 0-0, il derby della Mole finisce con un pari senza troppe emozioni
Derby con poche emozioni quello offerto da Torino e Juventus, più all’insegna di tensione e intensità che di palle gol. Qualcuna c’è stata, ci mancherebbe, ma alla fine nessuno è riuscito a sbloccare lo 0-0, mandando in archivio un pareggio che non fa felice nessuno. Non la Signora, che avrebbe voluto chiudere il discorso Champions (il risultato di Bologna, però, le evita ulteriori complicazioni) e regalare ai propri tifosi una soddisfazione, ma nemmeno i granata, sempre più ai margini della lotta all’Europa. Juric e Allegri hanno preparato la partita più sull’avversario che sulle proprie idee di gioco, ma l’idea ha pagato fino a un certo punto. Va detto che il tecnico bianconero è stato tradito dal suo bomber principale, perché i due errori di Vlahovic nel primo tempo avrebbero potuto scrivere un’altra storia. Il serbo ha avuto la palla dello 0-1 già all’8’ ma l’ha calciata clamorosamente sul palo a Milinkovic-Savic battuto, poi si è ritrovato un’altra occasione al 31’, trovando però l’ottima risposta del portiere granata. Il Toro ha tremato, ma una volta scampati i pericoli s’è assestato su una Juve piatta, priva di guizzi in grado di sparigliare le carte. Nella ripresa, anzi, sono stati i granata a creare le situazioni migliori, prima con Sanabria (colpo di testa parato da Szczesny), poi con Lazaro, sciagurato nello sprecare una grande chance nei minuti di recupero. In mezzo s’è rifatta viva anche la Juve con Yildiz, ma Milinkovic è stato nuovamente attento e ha sventato un tiro che poteva essere insidioso.
Allegri: “Serata storta per Vlahovic, se non sfrutti le occasioni diventa difficile…”
“È stata una bella partita, abbiamo avuto diverse occasioni e alcune situazioni in cui potevamo fare meglio tecnicamente contro un buon Torino – l’analisi di Allegri -. Normale che se non sfrutti le occasioni poi diventa difficile, soprattutto contro una squadra come il Toro che ha una buona difesa. I ragazzi comunque devono stare sereni, abbiamo fatto bene e non abbiamo preso gol. Potevamo fare meglio nell’attacco alla profondità, ma Vlahovic e Chiesa avrebbero dovuto giocare di più ai lati e alle spalle dei loro difensori. La squadra però ha fatto bene nel primo tempo, ma non è mai facile quando giochi contro avversari che chiudono a uomo, in ogni caso non abbiamo corso grandi rischi. Vlahovic? Ci stanno serate così, è stato sfortunato. Dusan è molto giovane, è un centravanti da area di rigore e quando viene fuori e gioca nello spazio riesce a proteggere il pallone”.
Inter – Cagliari (ore 20.45, Dazn)
Messi agli atti gli anticipi del sabato, è tempo di spostare il mirino sulle partite odierne, a cominciare da quella della capolista Inter, di scena a San Siro contro il Cagliari. I nerazzurri, padroni del campionato da tempo immemore, vedono il traguardo sempre più vicino e vogliono chiudere i discorsi il prima possibile, ovvero nel derby con il Milan di lunedì prossimo. Questa possibilità, però, passa necessariamente dalla vittoria di stasera, dunque è lecito attendersi un’Inter carica e affamata come fosse una gara da dentro o fuori. Lo scudetto non è in discussione, ci mancherebbe, ma vincerlo in faccia ai rivali rossoneri avrebbe un sapore ancora più dolce, il che non ammette passi di nessun tipo. Gli interpreti nerazzurri, Inzaghi in testa, tendono a glissare sul tema, i festeggiamenti sfrenati di Udine, però, valgono più di mille parole: la capolista vuole cucirsi la seconda stella al più presto, anche per pareggiare lo scalpo di due anni fa, quando il Milan la sorpassò nel finale più pazzo degli ultimi anni. In tutto ciò c’è un Cagliari in piena corsa salvezza, per quanto la vittoria sull’Atalanta gli abbia dato una bella boccata d’ossigeno: Ranieri sa bene che la differenza con l’Inter è abissale, ma anche che nel calcio può succedere di tutto. Inzaghi, dal canto suo, preferisce mantenere un basso profilo e continuare a macinare punti, consapevole che alla fine, a scudetto conquistato, la sua posizione sarà più forte che mai.
Inter – Cagliari, le probabili formazioni
Inter (3-5-2): Sommer; Bisseck, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Sanchez, Thuram
Allenatore: Inzaghi
Squalificati: Pavard, Lautaro
Indisponibili: Cuadrado
Cagliari (4-3-2-1): Scuffet; Zappa, Dossena, Mina, Augello; Makoumbou, Prati, Sulemana, Oristano, Gaetano; Shomurodov
Allenatore: Ranieri
Squalificati: Nandez, Deiola
Indisponibili: Mancosu, Petagna, Pavoletti
Sassuolo – Milan (ore 15, Dazn)
L’altro testa-coda di giornata è quello di Reggio Emilia, con il Sassuolo penultimo a ricevere il Milan secondo. A guardare la classifica i punti servono più ai padroni di casa, costretti a vincere per mantenere le speranze salvezza, ma anche i rossoneri non possono permettersi passi falsi: la sconfitta con la Roma ha ridato fiato al movimento dei “Pioli-out” e sbagliare ancora non farebbe che accrescere il malumore. La realtà è che il Diavolo è arrivato al momento decisivo, visto che si giocherà Europa League e derby nel giro di pochi giorni, e che questa sfida col Sassuolo rischia di essere presa sottogamba. Farlo sarebbe un grave errore, ma è evidente che Pioli non potrà affrontarla al 100%: le scelte di formazione terranno conto di Roma e Inter (mancherà pure Maignan, lasciato a riposo per un affaticamento muscolare), anche se il vero rischio riguarda soprattutto l’aspetto mentale. È difficile che il gruppo non sia già proiettato sulla sfida dell’Olimpico, inoltre vanno considerate le scorie della sconfitta rimediata appena tre giorni fa: il Sassuolo, giunto quasi all’ultima spiaggia, non ha altro per la testa e potrebbe approfittarne. Le insidie, insomma, ci sono eccome, ma il Milan ha tutto per prendersi i 3 punti, anche con l’inserimento delle seconde linee. Chi gioca meno, del resto, deve sfruttare chances come queste, tanto più che Pioli, sorpreso (e non poco) dalle mosse di De Rossi, potrebbe valutare qualche cambiamento in vista dell’Olimpico.
Sassuolo – Milan, le probabili formazioni
Sassuolo (4-2-3-1): Consigli; Toljan, Erlic, Ferrari, Doig; Racic, Matheus Henrique; Defrel, Thorstvedt, Laurienté; Pinamonti
Allenatore: Ballardini
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Berardi, Pedersen
Milan (4-1-4-1): Sportiello; Florenzi, Tomori, Kjaer, Terracciano; Adli; Chukwueze, Musah, Reijnders, Okafor; Jovic
Allenatore: Pioli
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Maignan, Pobega, Kalulu
Udinese – Roma (ore 18, Dazn)
Non può fare calcoli di nessun tipo neanche la Roma, nonostante una situazione simile a quella del Milan. Anche lei, infatti, farà visita a una squadra affamata di punti salvezza, per giunta dopo aver giocato due partite tiratissime come il derby e l’andata di Europa League, ma con una grande differenza: i punti in palio pesano enormemente per la classifica, visto e considerato che il primo obiettivo stagionale è la qualificazione alla prossima Champions. De Rossi ha già avvisato i suoi nella pancia di San Siro, chiedendo lo stesso atteggiamento anche a Udine, ma il precedente di Lecce fa sorgere qualche dubbio: la Roma-due, del resto, non ha la stessa qualità di quella titolare, inoltre bisogna tener conto dell’Udinese, già capace di piazzare risultati importantissimi contro Milan, Bologna, Juventus e Lazio, oltre che di mettere in grandissima difficoltà l’Inter capolista, venutane a capo solo in pieno recupero. L’aspetto mentale farà la differenza e qui cessano le similitudini con la squadra di Pioli: le ultime due vittorie, infatti, hanno dato un’iniezione di fiducia clamorosa, che potrebbe tradursi in benzina per affrontare l’Udinese, a prescindere dalle scelte di formazione. DDR è sempre più al centro del progetto, tanto che in molti si chiedono perché i Friedkin non gli abbiano ancora proposto il rinnovo. Un tecnico così amato e, soprattutto, bravo non si trova facilmente, ma la mentalità americana presuppone il raggiungimento degli obiettivi prima di ogni altra cosa: prima i risultati, insomma, poi il resto.
Udinese – Roma, le probabili formazioni
Udinese (3-5-2): Okoye; Perez, Bijol, Kristensen; Ehizibue, Zarraga, Walace, Samardzic, Kamara; Pereyra, Lucca
Allenatore: Cioffi
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Deulofeu, Ebosse, Thauvin, Lovric
Roma (4-3-3): Svilar; Karsdorp, Mancini, Ndicka, Angelino; Bove, Paredes, Aouar; Baldanzi, Lukaku, El Shaarawy
Allenatore: De Rossi
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Azmoun
Napoli – Frosinone (ore 12.30, Dazn e Sky)
A completare la domenica di Serie A ci sarà la sfida tra Napoli e Frosinone, anche qui con punti in palio molto pesanti. Il Napoli deve vincere per inseguire l’Europa, anche se la qualificazione in Champions sembra ormai una chimera, il Frosinone invece si gioca la salvezza e non può certo fare da sparring partner. L’ultimo incrocio, inoltre, ha segnato probabilmente il punto più alto della storia del club, con i ciociari a eliminare gli azzurri dalla Coppa Italia grazie a un clamoroso 0-4. Questa potrebbe essere un’altra storia, ma con il Napoli di questa stagione è bene non dare nulla per scontato: troppe volte, infatti, ha dato l’impressione di poter finalmente svoltare, senza però poi riuscirci. Il Maradona, inoltre, potrebbe non essere molto clemente al di là del tutto esaurito, perché se è vero che il pubblico ha risposto presente, lo è anche che la contestazione è già iniziata domenica scorsa a Monza ed è proseguita con alcuni manifesti esposti in città durante la settimana. Calzona però sa che i risultati possono cambiare tutto e deve motivare la squadra per un finale di stagione all’altezza: arrivare in Europa (meglio ancora in Champions, ma è molto difficile) sarebbe importantissimo per i programmi futuri, viceversa si rischia un ridimensionamento piuttosto grosso. Il Frosinone, invece, non ha bisogno di caricarsi, ma solo di fare punti e mantenere vive le speranze salvezza.
Napoli – Frosinone, le probabili formazioni
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia
Allenatore: Calzona
Squalificati: Ngonge
Indisponibili: Olivera
Frosinone (3-4-2-1): Turati; Lirola, Okoli, Romagnoli; Zortea, Mazzitelli, Barrenechea, Valeri; Soulé, Brescianini; Cheddira
Allenatore: Di Francesco
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Oyono, Kalaj