Non è alto quanto la Mole Antonelliana, e neanche come la Torre Unicredit di Milano (ad oggi l’edificio più alto d’Italia), ma adesso anche Intesa Sanpaolo ha il suo grattacielo: è stato inaugurato oggi a Torino ed è costato – nel complesso – mezzo miliardo di euro e anni e anni di lavoro ma è già un simbolo della città. Con i suoi 166 metri, la nuova sede torinese della banca, voluta ai tempi dall’allora presidente del Sanpaolo Enrico Salza (attuale presidente di Fideuram) e realizzata dall’architetto Renzo Piano, è all’avanguardia per sostenibilità ambientale e innovazione architettonica: rivestimento in vetro “doppia pelle” meccanizzato tra i più grandi al mondo, alimentazione geotermica e illuminazione a led, serra bioclimatica, appoggio dei carichi su sei megacolonne, auditorium “sospeso” a configurazione interna variabile.
Il grattacielo di Intesa Sanpaolo è già un simbolo del capoluogo piemontese.
I 44 piani del grattacielo (di cui 38 fuori terra) sono collegati da 17 ascensori e diventeranno il luogo di lavoro di 2mila persone. L’opera, nel suo complesso, ha richiesto un investimento – progettazione e allestimenti finali compresi – di circa mezzo miliardo di euro, di cui 2,5 milioni per la riqualificazione del Giardino Grosa, l’area verde pubblica situata tra il grattacielo e il Palazzo di Giustizia di Torino.