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Tonfo di Bayer e Bmw a Francoforte. Milano aspetta la Fed

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Procedono a ritmo ridotto i mercati finanziari in attesa delle indicazioni in arrivo stasera dalla Fed: i tassi Usa dovrebbero restare fermi, ma il board potrebbe ridurre (o azzerare) il numero di rialzi previsti per quest’anno. A Milano l’indice è in lieve ribasso (-0,02%). Modesto anche il calo di Parigi (-0,14%) e di Madrid (-0,28%). Londra -0,05%.

Fa eccezione Francoforte, in accentuato ritardo (-1,13%) sotto la pressione di Bayer, in flessione del 12%. Ieri una giuria della California ha affermato di ritenere cancerogeno il glyphosate, un diserbante a base di fosforo prodotto per decenni da Monsanto, società comprata l’anno scorso dal gruppo tedesco.

In pesante perdita anche Bmw (-4,83%) dopo i conti: “La combinazione tra le forti spese per investimenti e l’aumento delle materie prime – si legge nel comunicato – comporterà un impatto negativo a tripla cifra sulle prospettive dell’esercizio”.

Limitati i movimenti macro: euro poco mosso, sia sul dollaro (1,134) che sulla sterlina (0,856). Le oscillazioni del petrolio, nelle ultime ore, si sono ridotte, il Brent tratta a 67,8 dollari il barile (+0,3%). Nel listino Eni -0,8%, Tenaris -0,5% e Saipem +1%.

Lo spread Btp/Bund si allarga attorno a 244 punti base (ieri ha chiuso a 240). Il tasso del decennale è risalito al 2,534% dopo che stamane Tesoro ha effettuato la prima operazione di concambio dell’anno, assegnando 2 miliardi di euro nel Btp marzo 2030, cedola 3,50%, al massimo della forchetta di offerta, e ritirando complessivamente 2,16 miliardi di euro in cinque titoli tra Btp e Ccteu, con scadenze tra 2020 e 2024.  In occasione della visita di Xi, anticipa Reuters, la Cdp potrebbe avviare l’emissione di Panda bond per investitori istituzionali destinati a finanziare investimenti tra i due Paesi.

In Piazza Affari Moncler cede il 2%, a 36,31 euro, dopo che il fondo Eurazeo, con il collocamento lampo avviato ieri, ha liquidato la sua partecipazione: i 12,2 milioni di azioni rimaste in suo possesso, pari al 4,77% del totale, sono state messe sul mercato a 36,5 euro, 55 centesimi in meno del prezzo di chiusura.

Ripiegano in tutta Europa i titoli automotive. Cala Fiat Chrysler (-0,95%) dopo il volo della vigilia. Contrastate le opinioni degli analisti sull’eventuale aggregazione con Peugeot: non mancano gli ostacoli ma, dice Equita, a mano a mano che peggiora il contesto macro/mercato del settore, tanto più aumentano le probabilità che possa accadere qualcosa. Pirelli -1%. Dai dati Michelin emergono le difficoltà del mercato globale dei pneumatici, debole soprattutto in Europa ed in Nord America.

In evidenza Recordati (+2%). Sotto i riflettori la biotech Molmed+5% in deciso rialzo dopo l’autorizzazione alla sperimentazione clinica del CAR-T CD44v6, farmaco contro la leucemia che potrebbe dare un forte impulso al fatturato se supererà la fase di sperimentazione. Mediobanca Securities indica sulla società giudizio “neutral” nel report del mattino.

Salgono le utility. Italgas +1%, Enel +0,8%. Iren (+0,3%) starebbe pensando di vendere la sua partecipazione nel rigassificatore di Livorno. La quota è da tempo considerata dalla società “non strategica”.

Si muovono al rialzo Buzzi (+2%) e Campari (+0,2%).

Da segnalare il tonfo di Datalogic (-8%). Il produttore di lettori ottici chiude il 2018 con una crescita dei ricavi del 4% anno su anno, a 631 milioni di euro. Ebitda +2% a 106 milioni di euro. Nel quarto trimestre i ricavi sono saliti del 6%. La società ha confermato gli obiettivi al 2019 presentati in passato.

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