Le apprensioni dei maggiori azionisti e dei fondi che hanno investito in Hera sono svanite: Tomaso Tommasi di Vignano ha sciolta la riserva e ha dato la sua disponibiloità a restare alla guida di Hera. La conferma defintiva è venuta dalla prsentazione delle liste per il rinnovo del board e della cariche di vertice in vista dell’assemblea societaria del 23 aprile.
Tommasi è considerato dal mercato e dai suoi aionisti una garanzia di continuità e di successo: durante il decennio che lo ha visto alla guida della prima multiutiliy italiana Tommasi ha messo a segno una serie impressionanete di aggregazioni. L’ultima, che diventerà operativa all’inizio dell’estate, è stata quella di della utiliy di Udine. Ma, come ha dichiarato ina una recente intervista a FIRSTonline lo stesso Tommasi, il nuovo piano industriale di Hera prevede che il rafforzamento e l’estensione territoriale della utility bolognese prosegua con una nuova acquisizione non appena se ne determineranno le condizioni.
I conti di Hera, il suo ricco dividendo e le prospettive di crescita sotto un management vincente e collaudato sono anche alla base del successo di Borsa che la società sta conoscendo: dall’inizio dell’anno ha messo a segno un rialzo del 28% che è quasi il doppio di quello fin qui realizzato dal mercato.