Oggi molti mercati asiatici – fra gli altri Cina, Sudcorea, Hong Kong, India, Indonesia, Malaysia, Singapore e Thailandia – sono chiusi per il primo maggio, ma Tokyo è aperta e ha registrato un buon balzo – +1% nel primo pomeriggio – anche grazie alle chiusure positive di Wall Street.
I dati sul Pil americano – solo +0,1% nel 1° trimestre – hanno perversamente incoraggiato il mercato, dato che garantiscono una continuazione della politica accomodante della Fed: continuazione che è stata confermata dal modesto taglio – 5 miliardi di dollari al mese – di uno stimolo che continua a tuttavia ad aumentare l’attivo della Banca centrale al ritmo di 45 miliardi di dollari al mese.
L’ottimismo della Fed – la ripresa, dopo un 1° trimestre afflitto da fattori meteo è abbastanza solida da giustificare la riduzione dello stimolo – ha colpito l’oro che è sceso a 1289 $/oncia. Anche il petrolio è sceso, sotto i 100 $/b, in relazione alla crescente evidenza di un rallentamento cinese: l’indice PMI della Markit è aumentato meno del previsto.