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Tod’s sfonda il valore dell’Opa di Della Valle e Piazza Affari è ancora una volta tra le Borse migliori

Imagoeconomica

Con uno sprint finale i listini europei chiudono una seduta positiva, mentre si attenuano i timori geopolitici nel Pacifico dopo la fine della visita di Nancy Pelosi a Taiwan. Le borse continentali hanno preso coraggio a partire dall’avvio intonato di Wall Street, reduce da due giorni di perdite.

Scende il petrolio dopo l’aumento a sorpresa delle scorte Usa.

A Milano brilla Tod’s; trimestrali in chiaroscuro in Europa

Sotto una raffica di risultati aziendali Piazza Affari si apprezza dell’1% a 22.574 punti base, grazie ai titoli finanziari. La storia del giorno però si è svolta fuori dal listino principale e riguarda Tod’s che centra una crescita del 20,29%, a 40,20 euro per azione. A mettere le ali al titolo è stato l’annuncio della famiglia Della Valle di un’Opa volontaria al prezzo di 40 euro per azione, che dovrebbe portare all’uscita del titolo dalla borsa milanese. Una perdita importante nel settore del lusso, per Piazza Affari che continua così a dimagrire.

L’offerta incorpora un premio del 20,3% sulle quotazioni di ieri e, in caso di totale adesione, varrà complessivamente 338 milioni. Come si può leggere in altro articolo di FIRSTonline “resta della partita Lvmh che non aderirà all’offerta pubblica volontaria della famiglia Della Valle conservando quel 10% che vale come una possibile ipoteca in caso di vendita della maggioranza del gruppo che non è alle porte”.

L’attenzione degli investitori europei è stata attratta inoltre dalle trimestrali, oggi in chiaroscuro. 

Parigi sale dello 0,97%, Francoforte +1,04%, Amsterdam +1,21%, Madrid +0,61%, Londra +0,49%.

Tra i titoli in progresso Commerzbank, +2,78%, che ha riportato un utile netto del secondo trimestre superiore alle attese. In una call con gli analisti, l’amministratore delegato della banca tedesca si è mostrato però preoccupato per il futuro a causa della fornitura di gas naturale e dell’andamento del prodotto interno lordo.

È in profondo rosso invece Bmw, -5,1%, costretta a rallentare le vendite a causa dell’inflazione e degli aumenti dei tassi. La casa automobilistica ha abbassato le sue previsioni di produzione e ha avvertito che il secondo semestre rischia di essere altamente volatile, per le forniture di energia in Europa e i chip in tutto il mondo.

Per quanto riguarda i microchip, il principale fornitore all’industria dell’auto è però ottimista: Infineon, +4,4%, ha infatti alzato le prospettive per l’intero anno e registrato un aumento del 33% su base annua dei ricavi trimestrali. 

Brilla infine Société générale, +3,24%, che ha subito una perdita inferiore alle attese nel secondo trimestre.

Euro in calo, si contrae a luglio l’attività economica della zona euro

L’euro tratta in calo contro dollaro, intorno a 1,013 alla luce dell’indice finale PMI della zona euro, sceso a luglio a 49,9 punti dopo i 52 di giugno. Il dato è superiore alle attese, ma pur sempre sotto la linea di 50 che separa contrazione da espansione. I consumatori, intimoriti dal quadro generale e dalla corsa dei prezzi, sembrano propensi a chiudere i cordoni della borsa.

“Le prospettive economiche della zona euro sono peggiorate all’inizio del terzo trimestre, con gli ultimi dati che indicano una contrazione del Pil a luglio”, ha detto Chris Williamson, capo economista di S&P Global.

“L’aumento dell’inflazione, l’aumento dei tassi di interesse e i timori sull’offerta, in particolare per l’energia, hanno portato ai cali peggiori della produzione e della domanda visti in quasi un decennio, salvo nei mesi di lockdown della pandemia”.

Petrolio in ribasso

Il petrolio era poco mosso, dopo la decisione dell’Opec+ di aumentare la produzione a settembre nella ridotta misura di 100mila barili al giorno, ma ha preso la via delle vendite a seguito dei dati diffusi dal dipartimento dell’Energia Usa che mostrano come, la scorsa settimana, le scorte di petrolio negli Stati Uniti siano aumentate, al contrario delle attese. In questo momento il Brent cede circa il 2% e tratta intorno a 98 dollari al barile.

Diminuisce lo spread 

La ritrovata propensione al rischio ha favorito i titoli di Stato italiani. Lo spread tra decennale tricolore e pari durata tedesco scende a 213 punti base (-3,24%), mentre il tasso del Btp arretra a +2,94% e quello del Bund sale a +0,81%.

A Piazza Affari, bene il gestito e Telecom

A condurre i rialzi delle blue chip di Piazza Affari è oggi Banca Mediolanum, +5,77%, premiata dagli acquisti dopo risultati che hanno stupito positivamente il mercato insieme alle dichiarazioni dell’ad Massimo Doris, convinto di poter raggiungere i sei miliardi di raccolta gestita nel 2022.

Nell’attesa dei numeri resta sugli scudi anche Banco Bpm +5,02% e nel settore finanziario si confermano in denaro Bper +4% e Finecobank +3,28%.

In alta classifica trova posto Telecom, +3,87%, che ha mostrato i conti solo alla fine della seduta, ma è stata sempre ben comparta sulle indiscrezioni, poi confermate, di un rialzo dell’outlook 2022. Nell’automotive è in evidenza Pirelli +4,49%. 

Rialza la testa Saipem +2,89%, dopo le perdite di ieri.

Sono in rosso invece le altre blue chip del settore petrolifero: Tenaris -1,13% ed Eni-0,38%. 

In fondo al listino anche Interpump -0,93% e Leonardo -0,73%.

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