Tod’s chiude il primo semestre con ricavi di gruppo in calo del 3,4% a 497,6 milioni di euro. Lo comunica il gruppo precisando che, a cambi costanti, i ricavi sarebbero pari a 493,2 milioni (-4,3%). L’ebitda del semestre si attesta a 86,3 milioni e l’ebit a 62 milioni mentre l’utile netto del gruppo scende a 37,4 milioni dai 50,38 dello stesso periodo dello scorso anno. La posizione finanziaria è negativa per 112,7 milioni.
Nel dettaglio, si legge nella nota, i ricavi del marchio Tod’s ammontano a 282,5 milioni nel semestre; la diminuzione delle vendite rispetto all’anno scorso, anche considerando la difficile base di confronto, è principalmente dovuta al forte calo degli acquisti da parte dei turisti in Europa ed in Usa ed alla persistente debolezza del mercato della Greater China. Il marchio Hogan ha registrato ricavi pari a 106,1 milioni, con un calo del 2,5% conseguenza diretta del rallentamento dei consumi che si è verificato in Italia nel secondo trimestre, sia a livello di turisti, che di clientela locale, mentre sono positivi i risultati delle altre aree geografiche. Le vendite del marchio Fay ammontano a 24,9 milioni di Euro, con una crescita dell’8,8%; infine, il marchio Roger Vivier ha totalizzato 83,4 milioni, con un incremento del 6,2% rispetto al primo semestre 2015. Positive tutte le aree geografiche, ad eccezione del mercato americano.
Tod’s segnala che, a livello geografico, nel primo semestre del 2016, i ricavi in Italia ammontano a 148,8 milioni, con un calo del 2,7%, rispetto allo stesso periodo del 2015, che è principalmente dovuto alla dinamica del marchio Hogan. Nel resto dell’Europa, i ricavi del gruppo ammontano complessivamente a 120,1 milioni, con un calo dell’1,7%, dovuto al forte rallentamento dei consumi, soprattutto dei turisti, registrato dall’intero settore nel secondo trimestre, oltre che ad una base di confronto particolarmente impegnativa (+22% nel secondo trimestre 2015). I paesi più deboli sono stati Francia e Regno Unito, che sono anche quelli con maggiore esposizione ai flussi di turisti. Nelle Americhe il gruppo ha registrato complessivamente 48,7 milioni di vendite, con una diminuzione del 6% rispetto al 2015. I ricavi del gruppo nel mercato della Greater China ammontano a 107 milioni; il calo del 9,5% è principalmente dovuto alla debolezza di Hong Kong. Leggera la flessione delle vendite nella Cina continentale, che rappresenta poco più della metà di quest’area. Infine, nell’area ‘Resto del Mondo’, il gruppo ha complessivamente registrato ricavi pari a 73 milioni, con una crescita del 4,1% rispetto al primo semestre 2015, principalmente legata al mercato coreano.
“Come già visto a luglio, i ricavi del semestre sono stati influenzati da un contesto di settore e di mercato volatile ed incerto. L’impatto negativo della crescita organica dei negozi è stato in parte compensato dal piano di razionalizzazione e contenimento dei costi da noi attuato, piano che continuerà a dare i risultati nei mesi a venire”. Il presidente e amministratore delegato di Tod’s, Diego Della Valle commenta i risultati del semestre aggiungendo: “Per il futuro siamo molto convinti che il piano strategico preparato vada nella giusta direzione e ci farà avere entro il prossimo anno buoni risultati”.
“Per quanto riguarda il futuro – spiega Della Valle – la nostra strategia sarà quella di focalizzarci sempre di più nel mondo degli accessori di grande qualità, calzature, borse e piccola pelletteria in primis, rimarcando sempre di più i valori che hanno reso famosi i nostri marchi, l’artigianalità, lo stile di vita italiano e la forte innovazione. Per fare tutto questo ci siamo dotati di persone con caratteristiche specifiche, per sviluppare con successo questi obiettivi da un punto di vista stilistico, di marketing, di gestione. Forte sarà la strategia di comunicazione per esaltare questi valori, con particolare attenzione dedicata al digitale”. Ed aggiunge: “Per quanto riguarda lo sviluppo della rete dei negozi, saranno effettuate poche aperture e solo per location speciali, concentrandoci sulla crescita organica della rete distributiva già esistente. Possiamo considerarci molto soddisfatti della struttura produttiva, sia per le dimensioni che per la qualità delle persone. Riguardo alle collezioni attualmente sul mercato, il feedback dei nostri consumatori è buono e, se il mercato sarà stabile, ci permetteranno di ottenere gli obiettivi che ci siamo dati”.