Tim Brasil ha registrato nel primo trimestre dell’anno un utile netto in crescita del 22%, a 372,1 milioni di reais (circa 120 milioni di euro). I ricavi sono aumentati del 20%, raggiungendo quota 1,5 miliardi di reais, mentre l’Ebitda è salito dell’8%, a 1,32 miliardi di reais. Gli investimenti sono cresciuti del 30%, destinati per il 95% al miglioramento delle infrastrutture.
TELECOM ITALIA: RICORSO AL CONSIGLIO DI STATO CONTRO SANZIONE ANTITRUST CONFERMATA DAL TAR
Novità anche per la controllante di Tim Brasil, Telecom Italia, cui il Tar del Lazio ha confermato oggi la sanzione di oltre 103 milione di euro comminata dall’Antitrust nel maggio 2013 per presunti abusi di posizione dominante nel mercato dei servizi di accesso. La società “intende ribadire la correttezza del proprio comportamento in materia di parità di accesso alla rete da parte degli operatori alternativi”, si legge in una nota di Telecom, che “non condivide la decisione del Tar del Lazio, ritenendo che il giudice amministrativo in prima istanza non abbia adeguatamente considerato i numerosi ed articolati motivi di impugnativa sviluppati nel ricorso”.
Per questa ragione, Telecom Italia “intende proseguire il suo percorso per il riconoscimento della assoluta liceità dei suoi comportamenti nei confronti dei concorrenti e impugnerà la decisione del Tar davanti al Consiglio di Stato in tempi brevi”.
Sul versante di Piazza Affari, il titolo Telecom Italia aggiorna i massimi da ottobre 2011, in attesa del cda di lunedì che approverà i conti del primo trimestre. Il titolo è il migliore della Borsa italiana a metà mattina, con un rialzo dell’1%, a 0,951 euro, anche grazie ai conti della controllata brasiliana.
TELEFONICA: UTILE I TRIMESTRE – 23%, CONFERMATI I TARGET
Quanto a Telefonica – che ha 46,179% di Telco, la quale a sua volta controlla il 22,447% di Telecom Italia –, ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un utile netto di 692 milioni di euro, in flessione del 23,28% rispetto allo stesso periodo del 2013. Il calo è dovuto principalmente all’impatto negativo dei cambi e alla vendita di alcuni asset, come il deconsolidamento della Repubblica Ceca. Il fatturato è invece in crescita dell’1,5% a livello organico (12,23 miliardi).
Il colosso spagnolo della telefonia conferma in ogni caso i target per il 2014 e il dividendo. Solida la generazione di cassa, con un miglioramento annuo di 796 milioni, il migliore dal 2011 per un primo trimestre. Il debito a fine marzo è sceso a 42,724 miliardi.