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Tlc, torna alla ribalta la società delle rete a guida Cdp con opzione call a Telecom sul 51%

Mai dire mai. Dopo l’approvazione del decreto Milleproroghe che allunga i termini per i piani di investimenti nella banda ultralarga, nel mondo delle telecomunicazioni italiane sembra tornare d’attualità l’ipotesi della società della rete guidata da Cassa depositi e prestiti, aperta a tutti gli operatori e basata su un ruolo di spicco di Telecom Italia, che detiene la maggior rete fissa e che in precedenza aveva bocciato ogni ipotesi di condominio con altri partner.

Se ne è parlato nei giorni scorsi a Palazzo Chigi in riunioni a cui ha preso parte il nuovo consigliere del premier Matteo Renzi, l’ex ad di Luxottica Andrea Guerra, e le carte che il Governo sembra intenzionato a giocare per spingere gli operatori ad allearsi per potenziare la rete a banda larga e ultralarga sono due: l’ingresso nella società congiunta della rete di Cdp che potrebbe sostenere in modo rilevante gli investimenti necessari alla modernizzazione e allo sviluppo delle infrastrutture e una soluzione societaria particolarmente favorevole a Telecom Italia, alla quale verrebbe riservata un’opzione call con la possibilità, una volta effettuati gli investimenti sulla rete, di salire fino al 51% della società congiunta.

Naturalmente bisognerà capire se questa nuova ipotesi può risultare attraente per Telecom e che cosa ne diranno gl altri operatori privati, che, per effetto del decreto Milleproroghe, hanno più tempo a disposizione per presentare al Governo i progetti di investimento nella banda ultralarga e usufruire così dei benefici fiscali dello Sblocca Italia.

Fondamentale nell’operazione di riassetto della rete sarà il ruolo di Metroweb nella quale la Cdp detiene il 46% a fianco di F2i, il cui ad Renato Ravanelli ha già incontrato nei giorni scorsi il numero uno di Telecom Italia, Marco Patuano e si apprsta a vedere la settimana prossima l’ad di Vodafone Italia, Aldo Bisio.

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