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Tlc: Cdp, doppio passo avanti verso la rete unica

Imagoeconomica

Il presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Giovanni Gorno Tempini, sarà candidato nella lista del management di Tim per il rinnovo del Cda del gruppo di tlc, in scadenza il 31 marzo. La proposta arriva dal presidente di Telecom, Salvatore Rossi, che ha già discusso la questione con il board di Cdp. La notizia, riportata oggi da Repubblica, potrebbe favorire il progetto di creazione della rete unica, dal momento che la Cassa, socia di Tim con il 9,85%, è anche azionista al 50% di Open Fiber (al pari di Enel).

Anche su questo fronte ci sono novità. Il Consiglio d’amministrazione di Cdp ha stabilito infatti di non esercitare il diritto di prelazione sul 40% di Open Fiber che Enel ha deciso di vendere a Macquarie e di non far valere il suo diritto di gradimento sul fondo australiano.

In questo modo, la Cassa potrà negoziare l’acquisto del restante 10% di OF in mano a Enel. Se l’operazione andasse in porto, Cdp dovrebbe poi trattare con Macquaire una riforma delle regole di governance. Oggi la Cassa indica il presidente e il direttore finanziario, mentre Enel sceglie l’amministratore delegato. Se però salirà dal 50 al 60% del capitale, è possibile che Cdp pretenda di decidere anche il nome dell’ad.

Intanto, come detto, oggi Gorno Tempini figurerà nella lista che Rossi presenterà al board per il rinnovo del Cda. Insieme a lui ci saranno anche l’ad Luigi Gubitosi, il Ceo di Vivendi Arnaud de Puyfontaine, il suo braccio destro Frank Cadoret, e probabilmente anche Paola Bonomo (indipendente in quota Elliott), Giuseppina Capaldo (indipendente in quota Vivendi), Marella Moretti (indipendente in quota Vivendi) e un’altra donna indipendente. Nella lista potrebbe rientrare anche Luca De Meo, numero uno di Renault ed ex capo del marketing di Fca al fianco di Sergio Marchionne. Si sono intanto dimessi i due consiglieri Massimo Ferrari e Lucia Morselli. Il primo è direttore generale corporate e finanza di Webuild, Morselli è amministratore delegato di Arcelor Mittal Italia. Entrambi non rientrerebbero nei nuovi criteri adottati per la definizione della lista di maggioranza che quest’anno per la prima volta sarà presentata dal board uscente.

Il Cda di Tim dovrà anche approvare i conti 2020 e il nuovo piano industriale.

Nel frattempo, la società ha diramato una nota sulle indiscrezioni circolate in merito a un possibile accordo con Dazn per la distribuzione in streaming delle partite di Serie A nelle prossime tre stagioni. Tim precisa di non essere “tra i partecipanti alla gara indetta da Lega Calcio per l’assegnazione dei diritti televisivi per il triennio 2021/2024” e di aver sottoscritto “un’intesa volta a integrare l’accordo di distribuzione già in essere, anche nei termini economici, condizionata all’aggiudicazione a Dazn” delle partite. In base all’accordo, Tim “si qualificherebbe come operatore di telefonia e Pay Tv di riferimento per l’offerta dei contenuti di Dazn in Italia, nonché per la partnership tecnologica. La collaborazione partirebbe da luglio 2021 e comprenderebbe tutta l’offerta di contenuti sportivi live e on demand di Dazn”.

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Categories: Economia e Imprese