Venerdì 23 febbraio 2018 si terrà il Consiglio di Amministrazione (CdA) straordinario di TIM sul dossier Persidera, per valutare l’unica offerta ricevuta, quella congiunta vincolante di F2i e Rai Way. Mercoledì mattina, intanto, la Guardia di Finanza ha svolto un’ispezione nel quartier generale di Telecom a Roma, per conto dell’Antitrust, sul dossier Cassiopea (ora sospeso).
OPERAZIONE PERSIDERA
Secondo indiscrezioni, l’offerta da 250 milioni di euro sarebbe più bassa di almeno 100 milioni rispetto a quanto sperato. Entro il 28 febbraio Telecom Italia deve inviare alla Ue la risposta su come intende liberarsi di Persidera di cui detiene il 70% del capitale (il restante 30% è in mano a Gedi), dando così esecuzione all’impegno preso con l’Antitrust europeo che la considera incompatibile con la contemporanea presenza dell’azionista di controllo Vivendi anche in Mediaset.
IL CASO CASSIOPEA
L’ispezione della Guardia di finanza negli uffici di Telecom Italia, su disposizione dell’autorita’ Antitrust presieduta da Giovanni Pitruzzella, è mirata all’incumbent delle tlc perché riguarda un’estensione dell’istruttoria aperta qualche mese fa sul progetto Cassiopea – ora sospeso – per gli investimenti in fibra nelle aree a fallimento di mercato dove i bandi pubblici sono stati vinti da Open Fiber. In particolare il provvedimento Antitrust è volto ad accertare il comportamento dell’ex monopolista nelle strategie dei prezzi all’ingrosso praticati agli operatori alternativi per la banda larga e ultralarga e l’utilizzo di informazioni privilegiate relative alla clientela dei concorrenti nel mercato retail, sempre relativamente a banda larga e ultralarga.
Il titolo Telecom Italia è in lieve rialzo a Piazza Affari, con una variazione percentuale positiva dello 0,4% rispetto alla seduta precedente.
A livello comparativo su base settimanale, il trend della compagnia telefonica evidenzia un andamento più marcato rispetto alla trendline del FTSE MIB. Ciò dimostra la maggiore propensione all’acquisto da parte degli investitori verso Telecom rispetto all’indice.
La situazione di medio periodo dell’azienda telefonica resta tendenzialmente ribassista. Tuttavia, esaminando il grafico a breve, sarebbe lecito iniziare a dubitare della possibilità della fase ribassista di estendere. E’ atteso dunque un miglioramento verso l’alto della curva che incontra il primo ostacolo a 0,7277 Euro. Supporto visto a quota 0,7073. Ulteriori spunti rialzisti favoriscono un nuovo target stimato verosimilmente in area 0,7481.
Le indicazioni sono da considerarsi meri strumenti di informazione, e non intendono in alcun modo costituire consulenza finanziaria, sollecitazione al pubblico risparmio o promuovere alcuna forma di investimento.
(A cura dell’Ufficio Studi Teleborsa) (aggiornato alle 12,40)