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Tim torna in attivo dopo la cessione della rete: utile di 139 milioni nel semestre. Il rosso scende a 364 milioni nel 2024

Il cda di Tim ha confermato i dati preliminari e approvato il bilancio consolidato. Restano aperti i nodi su Vivendi e la strategia di Poste

Tim torna in attivo dopo la cessione della rete: utile di 139 milioni nel semestre. Il rosso scende a 364 milioni nel 2024

Tim torna a vedere il segno più nei conti. Il gruppo guidato dall’ad Pietro Labriola chiude il secondo semestre del 2024 con un utile di 139 milioni, il primo dopo la cessione di NetCo al consorzio formato da Mef e Kkr. Tuttavia, il bilancio annuale resta in perdita per 364 milioni, pur con un netto miglioramento (-67%) rispetto alle perdite dello scorso anno superiori al miliardo.

Il consiglio di amministrazione ha confermato i dati preliminari e approvato il bilancio consolidato, evidenziando un aumento della marginalità operativa grazie alla separazione della rete. Secondo il cda, il miglioramento del business ha consentito il ritorno all’utile consolidato nel secondo semestre dell’anno.

I risultati preliminari del gruppo: ricavi pari a 14,5 miliardi di euro (+3,1%), Ebitda after lease di 3,7 miliardi (+10,1%), Ebit di 1,5 miliardi (+15,1%) e debito after lease a 7,2 miliardi di euro.

Oltre ai risultati finanziari, il cda ha approvato la dichiarazione consolidata di sostenibilità, inserita per la prima volta nel bilancio consolidato del gruppo e redatta secondo le nuove normative europee sulla rendicontazione Esg.

Sul fronte azionario, resta aperta la partita Vivendi. Anche la strategia di Poste Italiane sulla governance di Tim rimane un’incognita.

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