Sulla base degli accordi con Dazn e Mediaset Infinity, Tim lancia una nuova offerta di Timvision con il meglio del calcio nazionale e internazionale e apre una nuova linea di business, ma sul bilancio i frutti in termini di maggiori ricavi e maggiori profitti si vedranno l’anno prossimo, mentre ora bisogna spesare gli investimenti. È in questa chiave che va letta la trimestrale e l’intero primo semestre del 2021 che il cda della compagnia telefonica ha approvato ieri sera.
Nei primi sei mesi dell’anno i ricavi del gruppo sono tornati a crescere – segnala una nota ufficiale della società -raggiungendo i 7,6 miliardi di euro (+0,5% YoY e +1% nel secondo trimestre) e così anche i ricavi da linea fissa domestica (+1,5% YoY). In crescita anche il Brasile, fonte primaria di ricavi e profitti per la compagnia telefonica presieduta da Salvatore Rossi e guidata da Luigi Gubitosi: +6,6% YoY dei ricavi nel semestre e +10,5% nel secondo trimestre.
Scende però la redditività con un calo del 3,7% YoY dell’Ebitda organico che si attesta su 3,2 miliardi nel semestre (su cui pesano anche il deconsolidamento di Inwit e poste non ricorrenti) mentre la generazione di cassa è in linea con gli obiettivi del piano. Il risultato netto nel secondo trimestre del 2021 ammonta a 0,1 miliardi di euro e a 0,2 miliardi nel semestre “escludendo l’impatto delle partite non ricorrenti.
Resta aperto il dossier sulla rete unica, su cui il Governo si dichiara neutrale, e che dipenderà perciò dal confronto tra Tim e i nuovi vertici della Cassa depositi e prestiti guidata da Dario Scannapieco che è presente sia in Tim che in Open Fiber e dovrà pertanto decidere in proposito.
AGGIORNAMENTO:
Via libera alla visione del campionato di calcio di Serie A su Tim e Dazn. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha concluso il procedimento cautelare relativo ad alcune clausole dell’accordo fra le due società per la visione delle partite del campionato di calcio di Serie A nel triennio 2021-2024. Secondo l’Antitrust, alla luce delle misure presentate dai due operatori, allo stato non sussistono elementi per intervenire.
Tali misure mirano, nel loro complesso, – precisa un comunicato dell’Autorità diffuso in mattinata – ad evitare possibili discriminazioni nella fruizione del servizio Dazn riconducibili all’attivazione del servizio da parte di utenti che utilizzano servizi di connessione internet diversi da quelli offerti da Tim. In particolare, sin dal 1 agosto sarà possibile disporre dei contenuti Dazn con TimVision senza la necessità di dover sottoscrivere un abbonamento con Tim. Inoltre Dazn si è impegnata a fornire servizi per la visione sul digitale terrestre delle partite in caso di problemi di connessione.
Più in generale, Dazn – che è titolare dei diritti per la visione di tutte le partite del campionato di calcio di Serie A – ha garantito la fruizione del servizio a tutti gli utenti che hanno installato l’App Dazn, a prescindere dall’operatore di riferimento, attraverso apposite iniziative tecniche di interconnessione con gli operatori di rete, ponendo in essere i necessari investimenti infrastrutturali.
Per queste ragioni l’Antitrust ha deciso di chiudere il procedimento cautelare, ritenendo che “le iniziative e le modifiche all’accordo da parte di Tim e di Dazn siano idonee, allo stato, a impedire che durante il procedimento di accertamento si produca un danno grave e irreparabile per la concorrenza”. Per garantire che sia rispettata la piena libertà di scelta da parte dei consumatori, conclude il comunicato, l’AGCM “continuerà a monitorare l’effettiva implementazione delle misure prospettate”.
Mercoledì 28 luglio, 10:38