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Tim, per Consob “solo indipendenti nei Comitati”

L’articolo 37 del Regolamento Consob 2007 impone che “i comitati siano composti esclusivamente da amministratori indipendenti”. Intanto Amf, consorella francese dell’autorità italiana, è al lavoro per verificare se Vivendi stia rispettando i principi contabili internazionali nel mettere a bilancio la sua partecipazione in Telecom

Continua ad arricchirsi di problemi e criticità il percorso di Vivendi all’interno di Telecom Italia. La Consob ha comunicato infatti di aver puntato i riflettori sui Comitati interni della società di telecomunicazioni, quelli che consentono il corretto funzionamento del cda. 

Secondo l’autorità, all’interno di questi comitati dovrebbero sedere solamente “personalità indipendenti”. Sono dunque a rischio due esponenti di Vivendi privi dei requisiti necessari per l’indipendenza, Philippe Hervé e Frederic Crepin, che risiedono nel Comitato Nomine e Remunerazione. 

La Consob ha agito su richiesta della Presidenza del Consiglio, che nelle ultime settimane sta analizzando la partecipazione della società francese, verificandone il reale controllo. Vivendi, ad oggi, ha nove consiglieri di amministrazione su 14 e la maggioranza relativa delle azioni (23,94%). 

La nota dell’autorità presenta forti dubbi sul ruolo e sul peso di Vivendi in Telecom Italia. Consob ricorda inoltre che l’intero Cda di Telecom Italia dovrebbe avere una maggioranza di indipendenti, ma questa condizione sembra rispettata visto che Bernabè, Herzog, Moretti, Antonini e Jones hanno tutti la targa di indipendenti, nonostante siano espressione della lista Vivendi. 

 

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