Tim sale in borsa dopo aver ricevuto da Mef e Retelit la richiesta di un’altra mini proroga di due giorni per Sparkle. La nuova scadenza è ora fissata per il 18 dicembre. Il termine per l’offerta vincolante inizialmente era stato fissato a fine novembre, dopo la prima proposta non vincolante arrivata a inizio ottobre da circa 700 milioni. Il titolo a Piazza Affari in tarda mattinata è in rialzo del 2,41% a 0,26 euro.
Per mettere a punto tutti i dettagli dell’offerta vincolante per rilevare Sparkle servono dunque altri due giorni. E chissà che non si tratti di aumentare la posta rispetto alla proposta non vincolante da circa 700 milioni. La richiesta (accolta) è stata presentata dal Mef e da Retelit, controllata dal fondo Asterion, a Tim ieri sera, a pochi giorni da quella che era la scadenza fissata al 16 dicembre solo due settimane fa.
I potenziali acquirenti hanno scritto al gruppo di telecomunicazioni guidato da Pietro Labriola che hanno bisogno di più tempo per completare le attività necessarie a presentare l’offerta. La nuova proroga sposta così la scadenza dell’esclusiva per presentare l’offerta vincolante dal 16 al 18 dicembre. “Non escludiamo che l’attuale offerta non vincolante da 700 milioni possa essere migliorata, valutando l’asset a 735 milioni” dicono gli analisti di Websim.
L’interesse del governo per i cavi sottomarini di Sparkle
E’ più di un anno che il governo sta lavorando sul dossier Sparkle, importante anche per la sicurezza nazinale, visto il suo business di cavi sottomarini che trasportano dati sensibili.
La data per presentare l’offerta vincolante era stata inizialmente fissata al 30 novembre, visto che l’esclusiva era stata concessa a inizio ottobre dopo la presentazione di Mef e Retelit di una proposta non vincolante da circa 700 milioni. Inizialmente ci si aspettava un’offerta congiunta da Kkr e Mef insieme a quella principale per la rete. Uno schema però decaduto, vista la divergenza delle valutazioni tra il fondo americano, il gruppo di telecomunicazioni e il Tesoro.
Poi il Tesoro aveva proposto a Tim di rimanere all’interno del capitale di Sparkle con una quota di minoranza per agevolarne lo sviluppo e la gestione. Ma, complice la volontà di Tim di valorizzare integralmente Sparkle, il Mef ha poi trovato in Asterion (che in Italia controlla appunto già Retelit) il partner giusto per rilevare da subito l’intera società.