Pietro Labriola è il nuovo amministratore delegato di Tim. Nessuna sorpresa dal cda, che ha votato all’unanimità la nomina dell’attuale ceo di Tim Partecipacoes. Dallo scorso 26 novembre, giorno in cui l’ex Ad Luigi Gubitosi ha rimesso le deleghe, Labriola è anche direttore generale della società.
Pugliese, 54 anni, il manager è approdato in Telecom nel 2001, dopo aver lavorato per colossi del calibro di France Tèlècom e Cable & Wireless. Due anni e mezzo fa, Labriola ha preso con successo le redini Tim Brasil.
Da diverse settimane il neo Ad sta lavorando al nuovo piano industriale del gruppo, presentato in via ufficiosa ai consiglieri lo scorso 18 gennaio.
In base alle indiscrezioni, la proposta di Labriola prevede di dividere Tim in due parti: da una parte la società della rete – preludio alla fusione con Open Fiber – dall’altra i servizi commerciali al cui interno potrebbero confluire il fisso mobile, Tim Partecipacoes, Noovle, Olivetti e Inwit. Le linea guida del nuovo piano saranno discusse nel corso di una riunione già fissata per il 26 gennaio, mentre l’esame finale del cda è previsto per il prossimo 2 marzo.
Resta sullo sfondo l’offerta di Kkr, ma i nuovi sviluppi sembrano ormai aver allontanato l’Opa.
Nel frattempo, a Piazza Affari, dopo aver vissuto sedute difficili da inizio anno, il titolo Tim cede l’1,5%, in una giornata da dimenticare per l’intero listino. A pochi minuti dalla chiusura il Ftse Mib cede oltre il 2% del suo valore, mantenendosi a fatica sopra i 27mila punti.