Due giornate campali attendono la Tim guidata da Amos Genish. Mercoledì 17 gennaio è in programma il consiglio d’amministrazione della compagnia per rimodulare la joint con Canal+ in vista del lancio di una nuova piattaforma a pagamento per la distribuzione di contenuti video. L’obiettivo è quello di superare le obiezioni della Consob e dei sindacati e consiglieri indipendenti della compagnia per possibili conflitti d’interesse, trattandosi di operazione con parti correlate in quanto Canal Plus è controllata dai francesi di Vivendi, primi azionisti di Tim.
La novità degli ultimi giorni che domani il Cda dovrebbe discutere è il possibile ingresso nella joint di Mediaset con una quota del 20%, anche se non subito. Mossa che si colloca all’interno dei tentativi di pacificazione tra Vivendi e il Biscione prima che scattino le procedure giudiziarie.
Non meno impegnativo l’appuntamento di giovedì 18 quando Tim incontrerà i sindacati per esaminare il nuovo piano di ricambio generazionale che prevede l’assunzione di migliaia di giovani in sostituzione dello smaltimento di 6-10 mila esuberi, che lasceranno il gruppo ma senza licenziamenti. Lo scopo è quello di ringiovanire il personale di Tim che ha un’età media di 49 anni e di accrescere la professionalità della forza lavoro ricorrendo a misure di solidarietà previste dalla legge.
Il ricambio generazionale è elemento portante del nuovo piano industriale che Tim presenterà alla comunità finanziaria il prossimo 6 marzo.
Evviva siamo considerati rifiuti da essere smaltiti !@#$