L’ordine del giorno dell’assemblea Telecom Italia del prossimo 24 aprile, che segue il Cda in programma il 9 aprile, è stato integrato seguendo le decisioni del collegio sindacale con le richieste di Elliott, il fondo attivista che dispone di oltre 5% del capitale.
I due nuovi punti, secondo una nota, riguardano dapprima la revoca di amministratori “nella misura necessaria” e secondo la cronologia delle dimissioni di otto consiglieri intervenute nel corso della riunione del Cda del 22 marzo 2018. Un secondo punto prevede la nomina di sei amministratori indicati in Fulvio Conti, Massimo Ferrari, Paola Giannotti De Ponti, Luigi Gubitosi, Dante Roscini e Rocco Sabelli, in sostituzione dei cessati Arnaud Roy de Puyfontaine, Hervè Philippe, Frédéric Crépin, Giuseppe Recchi, Félicité Herzog e Anna Jones.
Tim, il cui socio di riferimento è Vivendi con quasi il 24%, aveva inizialmente deciso di non integrare l’agenda del 24 perchè riteneva che, a quella data, il cda era da considerare decaduto (con le dimissioni di 8 consiglieri su 15) ed era necessario rinnovarlo in toto. L’oggetto del contendere ora è la deliberazione del 24 aprile perché, se l’assemblea decidesse di votare la proposta di Elliott, il cda del gruppo potrebbe cambiare faccia e proseguire praticamente senza rappresentanti del suo primo azionista. Sull’efficacia dell’eventuale delibera del 24 aprile ci sono opinioni divergenti, secondo fonti legali.