A corteggiare Tim, prima compagnia telefonica italiana, non ci sono solo gli americani del fondo KKR ma anche gli inglesi del fondo Cvc, che ha inviato nei giorni scorsi una lettera al vertice del gruppo di Corso d’Italia manifestando interesse per alcuni asset.
Cvc parte dallo scenario prospettato dal piano del nuovo Ad di Tim, Pietro Labriola, che sta lavorando al riassetto del gruppo dividendolo in due: da una parte gli asset che riguardano la rete più Sparkle (NetCo) e dall’altra tutte le attività di servizio (ServCo), che a loro volta si suddividono tra servizi alle imprese (EnterpriseCo) e servizi al dettaglio.
Cvc punta al 49% di Enterpriseco e garantisce la difesa dei 6.500 posti di lavoro
Cvc è interessato a EnterpriseCo che, stando al piano Labriola, dovrebbe comprendere le attività di Olivetti (Internet of things), Noovle (cloud) e Telsy (cybersecurity), che valgono il 27% dei ricavi di ServCo che nel 2021 sono ammontati a 9,9 miliardi di euro. Il fondo inglese si è detto interessato ad acquistare il 49% di EnterpriseCo lasciando perciò a Tim il controllo di questo ramo d’azienda e garantendo la difesa dei 6.500 posti di lavoro impiegati nelle tre divisioni della stessa EnterpriseCo.
Cvc chiede a Tim 10 settimane di trattativa in esclusiva
Per formalizzare la sua offerta d’acquisto finale, Cvc chiede a Tim una trattativa approfondita e in esclusiva della durata di 10 settimane, delle quali 8 dedicate alla due diligence.
Ora tocca al cda di Tim rispondere e lo farà probabilmente nella riunione di martedì, nella quale è possibile che venga definita anche la risposta alla lettera recentemente ricevuta dal fondo americano KKR, che sta valutando se esistano ancora le condizioni per lanciare un’Opa amichevole sul 100% del capitale di Tim ed eventualmente a che prezzo.
