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Tim e Telefonica pronte ad acquistare la brasiliana Oi

La manifestazione d’interesse potrebbe trasformarsi in offerta vincolante entro dicembre – La spartizione delle attività avverrebbe su base regionale per evitare problemi antitrust

Tim e Telefonica pronte ad acquistare la brasiliana Oi

Tim e Telefonica, attraverso le loro controllate brasiliane Tim Partecipacoes e Telefonica Brasil (Vivo), hanno presentato a Bank of America Merrill Lynch una manifestazione d’interesse per acquisire la telefonia mobile di Oi, operatore carioca in amministrazione controllata. Se l’operazione andrà a buon fine, Tim e Telefonica riceveranno ciascuna “una parte delle attività”, si legge nella nota del gruppo italiano.

“La manifestazione di interesse – prosegue la nota – nasce dalla prospettiva che l’operazione, se materializzata, creerà valore per la società e benefici per i suoi clienti e azionisti, accelerando la crescita e aumentando l’efficienza operativa e la qualità del servizio. Inoltre, l’eventuale conclusione della transazione apporterebbe effetti positivi al mercato delle telecomunicazioni in generale, rafforzandone competitività e capacità di investimento”.

L’ad di Tim, Luigi Gubitosi, ha spiegato che la suddivisione con Telefonica potrebbe avvenire su base regionale, seguendo criteri antitrust. Secondo il manager, l’operazione “creerebbe valore fin dal primo giorno e si ripagherebbe da sola”, perché un mercato da 230 milioni di persone “passerebbe da quattro a tre operatori”. Gubitosi ha aggiunto che la manifestazione d’interesse “potrebbe trasformarsi in un’offerta vincolante verso dicembre”, ma “i tempi non sono certi. Attualmente l’affare si fa se tutti siamo d’accordo, vediamo come si va avanti e vediamo se il prezzo è ragionevole. Crediamo che dal punto di vista del mercato brasiliano abbia senso. Oi si trova in una situazione speciale, c’è il Chapter 11 e ci sono procedure da osservare”.

Poco prima dell’annuncio brasiliano, Tim aveva illustrato il bilancio 2019 – chiuso con un utile netto di gruppo pari a 1,3 miliardi di euro e un indebitamento finanziario netto sceso a 23,8 miliardi – e il ritorno al dividendo dopo 6 anni (un centesimo di euro per le azioni ordinarie e di 2,75 centesimi per le risparmio). Inoltre, Tim ha annunciato di aver concesso un periodo di esclusiva al fondo Kkr come partner finanziario per lo sviluppo della rete in fibra in Italia.

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