L’impennata del titolo Tim in Borsa, dove ieri la compagnia telefonica ha guadagnato l’8,44% diventando la regina di giornata di Piazza Affari, vale più di mille parole. Il mercato fiuta che il progetto di rete unica delle tlc da sogno può diventare realtà. Anche se ci vorrà tempo perché la strada è piena di trappole e di ostacoli.
Tim e Open Fiber al tavolo sulla rete unica all’inizio di aprile
La novità, riferita oggi da Repubblica, è che i vertici di Tim e di Open Fiber dovrebbero, con il pieno sostegno dalla Cassa depositi e prestiti (Cdp) che è azionista di controllo di Of e secondo azionista di Tim, sedersi a un tavolo all’inizio di aprile per firmare un primo accordo che cominci a delineare il percorso verso la fusione delle rispettive infrastrutture di rete.
I colloqui tra Tim e Open Fiber, che però la settimana prossima saranno ancora rivali nelle gare per aggiudicarsi i fondi del PNRR per portare la banda ultralarga nelle cosiddette aree grigie, sono la diretta conseguenza del via libera politico che in settimana è arrivato al progetto di rete unica. Sia Francesco Giavazzi, ascoltatissimo consigliere economico di Mario Draghi a Palazzo Chigi, che Dario Scannapieco, il ceo della Cdp, non hanno avuto dubbi nell’indicare la rete unica tra Tim e Open Fiber come il traguardo al quale devono tendere le due società per dotare il Paese di un’infrastruttura di rete che valga a velocizzare l’arrivo della banda ultralarga in tutte le zone d’Italia e a modernizzare il sistema delle telecomunicazioni.
Kkr vuole il delisting di Tim prima cel riassetto, ma non è contro la rete unica
L’altra novità della giornata è che , pur seguendo vie diverse da quelle prospettate dal piano Labriola per Tim, anche il fondo americano KKR che sta valutando se esistano le condizioni per lanciare un’Opa amichevole sul 100% delle azioni Tim, non sarebbe affatto contrario all’ipotesi della reta unica che, a suo avviso, deve però essere preceduta dal delisting del titolo Tim dalla Borsa.
Insomma, la strada della rete unica è ancora lunga e le incertezze non mancano, ma finalmente qualcosa si muove e la Borsa se n’è accorta.