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Tim: due offerte per l’acquisto della rete. Dopo KKR scende in campo anche Cdp con Macquarie

Sono due le offerte per la rete Tim: dopo quella del fondo americano KKR c’è ora anche quella di Cdp Equity insieme al fondo australiano Macquarie. Ma sono davvero migliorative rispetto alle precedenti? Il Cda di Tim lo accerterà nelle prossime riunioni del 19 e 22 giugno, mentre l’Ad della compagnia telefonica, Pietro Labriola, incassa gli apprezzamenti dell’Economist

Tim: due offerte per l’acquisto della rete. Dopo KKR scende in campo anche Cdp con Macquarie

Adesso le offerte non vincolanti per l’acquisto di NetCo, la società di Tim che comprenderà sia la rete infrastrutturale che Sparkle, sono due. Lo annuncia una nota ufficiale della stessa Tim che rende noto di aver ricevuto ufficialmente le due offerte che saranno esaminate dal Consiglio d’amministrazione della compagnia telefonica nelle già programmate riunioni del 19 e del 22 giugno prossimi, “previa istruttoria del Comitato Parte Correlate”.

La prima offerta è quella, già nota, del fondo americano KKR, ma la seconda rappresenta la vera novità di giornata, anche se attesa, ed è quella di Cdp Equity che scende in campo insieme al fondo australiano Macquarie.

Ora Tim valuterà se siano effettivamente migliorative rispetto alle precedenti offerte, che si aggiravano sui 20 miliardi euro, e se esistano o meno le condizioni per arrivare a una scelta tra le due proposte e a una conseguente trattativa vincolante. A meno che, nel corso del processo di selezione, le due cordate non decidano di unirsi, come è stato ventilato più volte. Insomma, i giochi sono aperti e il traguardo della vendita della rete, immaginata dall’Ad di Tim Pietro Labriola e apprezzata anche dall’Economist, non è ancora dietro l’angolo ma finalmente qualcosa si muove.

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