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Tim: dal 5G a Sparkle e Nextel, resa dei conti in cda

Imagoeconomica

Titolo Telecom Italia sull’ottovolante a Piazza Affari con gli investitori che cominciano già a pensare al consiglio di amministrazione in programma per lunedì 24 settembre. Dopo aver aperto in ribasso dello 0,4% il titolo ha invertito la rotta salendo dello 0,2%. Alle 12.24 le azioni viaggiano a -0,14%.

Tanti i dossier sul tavolo del board che sarà però preceduto, venerdì 21, da un consiglio strategico composto dall’ad, Amos Genish, dal presidente Fulvio Conti, da Arnaud de Puyfontaine di Vivendi e dai consiglieri Massimo Ferrari, Rocco Sabelli e Luigi Gubitosi. Il gruppo ha annunciato giovedì un‘intesa tra la controllata Inwit e Open Fiber sulla banda ultralarga, il primo sulla nuova rete superveloce. Ed è stato visto come un primo, ma significativo segnale di disgelo nella partita sulla rete unica tra Tim, Enel e Cdp. Un dossier sul quale

Tornando al Cda, al centro della riunione non sono solo l’andamento del business e il piano strategico, ma anche la prestazione del titolo, da mesi in profonda difficoltà (nonostante un tentativo di recupero delle ultime settimane) diventate tra l’altro oggetto di duro scontro tra i due “acerrimi nemici” Elliott e Vivendi. Un tentativo di mediazione con il governo sembra sia stato inoltre affidato a Franco Bernabè, per i suoi buoni rapporti con Davide Casaleggio.

Lunedì si parlerà poi delle cessioni di Persidera e Sparkle, dei risultati delle aste 5G – che il 19 settembre hanno già raggiunto quota 3,8 miliardi – dell’eventuale valorizzazione di Inwit, ma anche della nuova partita Nextel.

Per quanto riguarda Inwit, secondo Il Sole 24 Ore, il consiglio potrebbe prendere in considerazione una riduzione della quota di Tim nella società, mettendo sul mercato un ulteriore 20% del flottante e scendendo quindi dal 60 al 40 per cento. Un’operazione che tra l’altro porterebbe in cassa circa 800 milioni, utili per far fronte alle maggiori spese derivanti dall’asta 5G, che potrebbe costare molto cara alla società di tlc: oltre 1,3 miliardi di euro.

Indiscrezioni dell’ultime ore raccontano infatti che Tim sarebbe interessata ad acquisire Nextel Brasile, società di servizi di comunicazione wireless messa in vendita da NII Holding, che ne controlla il 70% del capitale. Entro la fine di settembre saranno presentate le offerte e tra i papabili acquirenti potrebbero esserci proprio i tre principali operatori brasiliani: Tim Brasil, Telefonica do Brasil e America Movil.

Della questione si starebbe occupando addirittura Amos Genish in persona, che conosce molto bene il mercato brasiliano delle tlc, avendo fondato nel Paese Gvt, la società venduta anni fa da Vivendi a Telefonica. Nextel viene valutata circa un miliardo di euro.

“L’operazione sarebbe a nostro avviso sostenibile finanziariamente per Tim Brasil, che ad oggi ha circa 800 milioni di debito e 1,5 miliardi di ebitda”, hanno commentato gli analisti di Equita che escludono un aumento di capitale che coinvolga la stessa Telecom.

 

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