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Tim alza i prezzi: tariffe a 28 giorni anche sul fisso

Il gruppo ha modificato le condizioni del contratto con un aggravio per i clienti dell’8,6% dal 1° aprile. Novità anche per la navigazione Internet su cellulare dal 3 aprile. In entrambi i casi è previsto il diritto di recesso. I precedenti e le multe inflitte dall’Antitrust e dall’Agcom a Vodafone, Wind e alla stessa Tim

Telecom Italia aumenta dell’8,6% i prezzi per i clienti Tim della linea fissa. Dal prossimo 1° aprile, infatti, le fatture non saranno più mensili ma verranno progressivamente emesse ogni 8 settimane.  Inoltre, il corrispettivo degli abbonamenti delle offerte e dei servizi sarà calcolato ogni 28 giorni e non più mensilmente. La rimodulazione incrementerà il costo annuale dell’8,6% pewr l’appunto.

 Per contro, i clienti che ricevono ancora la fattura cartacea e utilizzano i bollettini postali per i pagamenti risparmieranno fino a 20 euro l’anno in quanto pagheranno i costi di commissione non più ogni 30 giorni ma ogni 56 giorni.

Infine, sono previsti sconti: Telecom precisa che l’offerta “Voce” e gli abbonamenti con agevolazioni economiche sulla linea telefonica (“Riduzione superiore al 50% dell’importo mensile di abbonamento al servizio telefonico” e “Agevolazione Social Card”) beneficeranno di una riduzione di prezzo dei relativi abbonamenti in modo tale da garantire l’invarianza della spesa.

Telecom si allinea dunque un anno dopo a quanto già varato da Vodafone e Wind-Infostrada. Sul cambiamento della tariffazione da 1 mese a 4 settimane nei confronti dei clienti su mobile, si è già pronunciata l’Antitrust nei confronti di Vodafone mentre l’Agcom è intervenuta la scorsa estate su analoghe decisioni di Tim e Wind per i clienti mobili. A Vodafone è stata irrogata una multa di 1 milione per aver adottato pratiche commerciali scorrette nell’ambito di due manovre di riduzione da 30 a 28 giorni del periodo di rinnovo delle offerte di telefonia mobile e fissa. Nel caso di Tim e Wind invece, l’Agcom ha deciso multe rispettivamente di 410.000 e 455.000 euro. Le motivazioni delle due Authority non si discostavano di molto. In sostanza, gli operatori telefonici venivano considerati responsabili di pratiche commerciali aggressive e di aver limitato, ognuno con modalità proprie, il diritto di recesso soprattutto quando ai contratti erano abbinate vendite rateizzate di prodotti (cellulari, tablet, router, etc) oltre all’introduzione di extra-costi per recesso anticipato.

Si riparte dunque non da zero. Nella comunicazione inviata ai suoi clienti annunciando la modifica tariffaria, Telecom ha introdotto novità anche sul mobile: a partire dal 3 aprile tutto il traffico dati extra-soglia mensile non godrà più della riduzione della velocità come avvenuto finora. Superato il tetto, i clienti per continuare a navigare dovranno attivare un’altra opzione di traffico aggiuntivo.

Per entrambe le rimodulazioni (residenziale e mobile) è prevista la possibilità di recedere dai contratti senza penali.

“Ai sensi dell’art. 70, comma 4 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche – precisa la comunicazione di Tim ai clienti – hai il diritto di recedere dal Contratto, o di passare ad altro operatore, senza costi, dandone comunicazione scritta entro il  31 marzo 2017 a TIM, all’indirizzo postale indicato sulla fattura e sulla Carta dei Servizi o via fax al numero gratuito 800.000.187 specificando come oggetto: “modifica delle condizioni contrattuali”. Per tale comunicazione non è obbligatorio l’invio tramite raccomandata A/R e nel caso di invio tramite fax è comunque necessario allegare una fotocopia del documento d’identità del cliente titolare del contratto da cessare”.

“Qualora decidessi di recedere e alla linea interessata dalla presente proposta di modifica – prosegue Tim – fosse associato un contratto per l’acquisto rateizzato di un prodotto in corso di vigenza oppure nel caso in cui sia in corso il pagamento rateale del canone di attivazione, le rate residue saranno addebitate in un’unica soluzione oppure potrai continuare a mantenere attiva la modalità di pagamento rateale, comunicandocelo per iscritto nella medesima comunicazione di recesso. Puoi scoprire le modalità cliccando qui”.

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