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Tim, altro ribaltone: l’ad Genish sfiduciato dal fondo Elliott

Imagoeconomica

Le divergenze sullo scorporo della rete Telecom hanno provocato l’ennesimo ribaltone nella prima compagnia telefonica italiana con la sfiducia dell’attuale amministratore delegato, Amos Genish, ad opera del fondo americano Elliott che detiene la maggioranza del cda.

Il comunicato diffuso è laconico e chiaro: “Il consiglio di amministrazione di TIM ha revocato con decisione assunta a maggioranza e con effetto immediato tutte le deleghe conferite al consigliere Amos Genish e ha dato mandato al presidente di finalizzare ulteriori adempimenti in relazione al rapporto di lavoro in essere con lo stesso”. In pratica, a favore hanno votato i dieci consiglieri del Fondo Elliott e contro i cinque di Vivendi.

Le deleghe di Amos Genish passano provvisoriamente al presidente, Fulvio Conti, ma non è detto che gli rimangano poiché, stando ad alcune indiscrezioni, la gestione potrebbe essere affidata ad Alfredo Altavilla (ex Fca e attuale membro del consiglio d’amministrazione) oppure premiare Rocco Sabelli (ex Ad Alitalia, anch’egli membro del Cda) che però avrebbe già declinato. Entrambi sono stati espressi dal Fondo Elliott in Cda: Altavilla è anche presidente del Comitato nomine (di cui fa parte anche Sabelli oltre a Giuseppina Capaldo e Paola Bonomo), comitato che è già stato convocato per preparare la nomina del nuovo Ad che sarà nominato dal prossimo Cda fissato per domenica 18 novembre, a stretto giro. Il titolo Telecom Italia che era salito negli ultimi giorni proprio sulla scorta di novità in arrivo, dopo aver aperto in rialzo dell’2% è passato in negativo dopo l’annuncio del nuovo ribaltone e quota 0,52 euro intorno alle 10 (-0,53%) quando il Ftse Mib – che pure aveva aperto in rialzo – è piatto.

In una lettera inviata ai dipendenti, il presidente Fulvio Conti assicura continuità di gestione e annuncia che verrà presentato un nuovo piano.

VIVENDI ALL’ATTACCO

Inevitabili i ringraziamenti di rito del Cda ad “Amos Genish per il lavoro svolto nell’interesse della società e di tutti i suoi stakeholders in questi quattordici mesi di intensa attività”. Ma ora ripartono i veri giochi: Vivendi resterà a guardare o spingerà verso la convocazione di una nuova assemblea (prima di aprile) per riprendere in mano la gestione del gruppo? Non è detto che ci riesca: l’uscita di Genish e prima ancora la svalutazione degli asset decisa la scorsa settimana in occasione dell’approvazione dei dati trimestrali imprimono una forte accelerazione ai piani del Fondo Elliott sullo scorporo della rete e l’accordo con Open Fiber sulla nuova rete in fibra ottica e le cessioni di Persidera (operazione sulla quale sono d’accordo anche i francesi) e di Sparkle (che vede invece i due azionisti di minoranza e maggioranza su piani opposti). In ogni caso il gruppo francese reagisce con durezza al ribaltone e attacca Elliott, parlando di “mossa cinica e segreta per destabilizzare, e portata a termine mentre l’ad Genish era dall’altra parte del mondo”. Infatti, Genish si trova in Asia dove ha firmato un accordo con Samsung (vedi qui sotto). Il titolo prima sale in borsa poi scivola e cede l’1,5%.

ANCHE IL FONDO ELLIOTT INCALZA

“Genish ha avuto l’opportunità di creare valore e Elliott lo ha supportato. Nella realtà non sono stati fatti reali progressi e, al contrario, ha dimostrato di rappresentare un impedimento per la creazione di valore”. Questa la posizione del Fondo Elliott secondo fonti vicine al fondo attivista Usa azionista di Tim con l’8,65% che rappresenta la maggioranza nel board.

“Durante il suo mandato – prosegue la fonte – il rendimento per gli azionisti è stato pari a -33,5%. Per questa ragione il consiglio ha deciso di lasciarlo andare. Genish ha fatto parte dello screditato regime di Vivendi e sebbene non fossimo stati preventivamente informati di questa decisione del consiglio, sosteniamo la revoca. Il Consiglio di amministrazione ha ora l’opportunità di fare la cosa giusta e di agire nel migliore interesse di tutti gli stakeholder, adottando le proposte del piano di Elliott per la creazione di valore”.

ACCORDO TIM-SAMSUNG

Il gruppo telefonico ha annunciato di aver firmato oggi, martedì 13 novembre, con Samsung Electronics a Seoul “un importante accordo di collaborazione strategica per il lancio congiunto dei servizi 5G di TIM in Italia e di terminali 5G Samsung per TIM”. L’intesa è stata siglata dall’Ad Amos Genish ed è probabilmente il suo ultimo atto prima di essere stato sfiduciato dal Cda, in occasione degli incontri bilaterali tra le due aziende in programma in questi giorni in Corea del Sud.

Le due società precisano che “intendono attivare ogni strumento tecnico e commerciale a loro disposizione per anticipare al 2019 la data di lancio dei terminali Samsung 5G in Italia e per sviluppare ed offrire congiuntamente servizi 5G.

(Ultimo aggiornamento alle 14:02 di martedì 13 novembre 2018)

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