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Tim a caccia di talenti: al via le borse di studio sul digitale

Tim ha dato il via a UniversiTim, il progetto realizzato in collaborazione con le più importanti università italiane per dottorati di ricerca su aree chiave dello sviluppo digitale: dal 5G all’IoT alla cybersecurity. Diretta streaming di Rossi e Gubitosi con i primi 18 studenti – Si prosegue fino al 2023

Tim a caccia di talenti: al via le borse di studio sul digitale

Tim investe nella formazione di nuovi talenti digitali e finanzia Borse di studio per dottorati di ricerca per gli anni accademici 2020-2023 sui temi chiave per la digitalizzazione: 5G, IoT, Big data, Intelligenza Artificiale e Cybersecurity.

Il progetto UniversitiTIM è decollato oggi con il primo plotone di 18 dottorandi vincitori delle Borse di studio finanziate dal gruppo telefonico nazionale in collaborazione con i principali atenei italiani. UniversiTim si rivolge agli studenti e ai ricercatori interessati alle tecnologie del futuro con l’obiettivo di “potenziare il dialogo tra l’azienda e il mondo accademico” ponendosi, come ulteriore obiettivo “promuovere la ricerca tecnologica avanzata e lo scouting di nuovi talenti nel campo dell’innovazione”. I giovani acquisiscono le competenze necessarie per affrontare le nuove sfide richieste dalla digitalizzazione, riducendo il divario esistente tra l’offerta presente sul mercato e le skill richieste dalle aziende (è il cosiddetto mismatch). Finanziando queste Borse di studio per PhD, Tim intende dunque formare i “dirigenti” del futuro, dando loro tutte le competenze imprescindibili per affrontare il mercato. 

Non è un caso che al fischio d’inizio di UniversitiTIM – in diretta  streaming – abbia partecipato il vertice della società con Salvatore Rossi e Luigi Gubitosi, rispettivamente presidente e amministratore delegato, che hanno incontrato virtualmente i primi 18 dottorandi vincitori dei bandi di ricerca del progetto, i rettori e lo staff universitario.

Tra le Università che hanno aderito al progetto figurano: l’Università di Trento, il Politecnico di Milano, l’Università degli Studi di Milano, il Politecnico di Torino, l’Università di Bologna, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, l’Università La Sapienza di Roma, l’Università Federico II di Napoli e l’Università di Catania. 

A livello pratico, ai dottorati parteciperanno anche alcune società del gruppo come Olivetti, la controllata che si occupa di soluzioni di Internet of Things (IoT), e Telsy, che si occupa di ideare e sviluppare soluzioni dedicate alla sicurezza nelle telecomunicazioni.

“Il progetto rafforza inoltre la relazione in essere con le principali Università italiane che l’azienda sta portando avanti anche con il Progetto Academy, attraverso il quale sono stati attivati corsi specialistici e di alta formazione per il perfezionamento scientifico multidisciplinare”. L’iniziativa si aggiunge sia a Tim Academy che all’Operazione Risorgimento Digitale, il progetto che, insieme ad altri 40 partner, mira a diffondere la cultura del digitale nel Paese.

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