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TikTok torna a funzionare negli Usa: sospeso il divieto per 3 mesi. Trump vuole il controllo

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Sembra destinata a ridimensionarsi la grana TikTok, almeno per il momento: l’app è tornata a funzionare negli Stati Uniti ieri sera, dopo che Donald Trump ha detto di voler sospendere per tre mesi il divieto all’attività. Più esattamente Trump ha annunciato l’intenzione di emettere un ordine esecutivo per sospendere la legge che vieta la piattaforma negli Usa e ha proposto che il social network sia controllato al 50% da azionisti statunitensi per offrire una via d’uscita al suo proprietario cinese.

“In accordo con i nostri fornitori di servizi, TikTok sta ripristinando il servizio“, ha dichiarato la piattaforma in una nota in cui si ringrazia Trump per “aver fornito la necessaria chiarezza e la garanzia ai nostri fornitori di servizi che non subiranno alcuna sanzione (per) aver fornito TikTok a oltre 170 milioni di americani e aver permesso a oltre 7 milioni di piccole imprese di prosperare”. “Lavoreremo con Trump per una soluzione di lungo termine che mantenga TikTok negli Stati Uniti”, si aggiunge.

TikTok ha smesso di funzionare per i suoi 170 milioni di utenti americani nella tarda serata di sabato, prima che domenica entrasse in vigore la legge, approvata dal Congresso nel 2024, che ne prevede la chiusura per motivi di sicurezza nazionale. I funzionari statunitensi avevano avvertito che con la società madre cinese ByteDance c’era il rischio di un uso improprio dei dati degli americani.

Trump ha addirittura incoraggiato gli internet provider e i negozi di app a ripristinare immediatamente l’accesso a TikTok, promettendo che il suo decreto li avrebbe protetti retroattivamente da eventuali sanzioni. La legge prevede multe molto salate per questi fornitori di servizi tecnici, fino a 5.000 dollari per utente per gli app shop. “Chiedo alle aziende di non lasciare TikTok al buio”, ha esortato il presidente Usa sul suo social network Truth.

Trump vuole il controllo di ByteDance

La legge prevede che il capo di Stato rinvii l’applicazione per 90 giorni in attesa di trovare un acquirente, un’alternativa offerta alla società madre di TikTok, la cinese ByteDance, al posto del divieto. Finora ByteDance si è rifiutata di vendere la piattaforma, lanciata appena dieci anni fa e diventata un must per la stragrande maggioranza dei giovani utenti di internet.

Trump ha anche svelato i contorni di quella che considera una soluzione alla delicata questione del controllo cinese della filiale statunitense di TikTok. “Vorrei vedere una joint venture controllata al 50% da americani”, ha scritto Trump. “Senza l’approvazione americana, non c’è TikTok. Con la nostra approvazione, vale diverse centinaia di miliardi, se non trilioni”. Allo stato attuale, TikTok è scomparso dai negozi di app e gli utenti di internet che lo avevano già scaricato non possono più aprirlo.

Il mood è cambiato nei confronti di TikTok

Come ultima spiaggia per TikTok, venerdì la Corte Suprema degli Stati Uniti ha rifiutato all’unanimità di sospendere la legge. I nove giudici supremi hanno ritenuto che le “preoccupazioni per la sicurezza nazionale” del Congresso fossero “ben fondate”. I rappresentanti eletti statunitensi avevano giustificato il voto a favore della legge con la necessità di impedire alle autorità cinesi di accedere ai dati degli utenti americani o di manipolare l’opinione pubblica negli Stati Uniti.

Ma se un anno fa la piattaforma era oggetto di una vera e propria ostilità da parte di molti politici statunitensi, da allora la situazione è cambiata e negli ultimi giorni è emerso un consenso politico a favore della conservazione della piattaforma. In teoria, è possibile rinviare l’entrata in vigore della legge solo se ci sono elementi tangibili che rendono credibile una vendita.

Semmai il tema è se Trump abbia l’autorità legale per tornare indietro: la legge votata dal Congresso degli Stati Uniti, e non rigettata dalla Corte Suprema, specifica che il presidente degli Stati Uniti può attivare una proroga solo se certifica al Congresso che esistono “accordi legali vincolanti” per la cessione di TikTok da parte di ByteDance.

Si fanno avanti i pretendenti

L’uomo d’affari Frank McCourt ha dichiarato di essere pronto a mettere sul piatto 20 miliardi di dollari, insieme ad altri partner, per le attività statunitensi dell’app, senza il suo potente algoritmo. Ieri, la start-up di intelligenza artificiale (AI) Perplexity AI ha presentato a ByteDance una proposta di fusione con la filiale statunitense di TikTok, che valuterebbe il social network almeno 50 miliardi di dollari.

Oltre a TikTok, tutte le applicazioni di ByteDance negli Stati Uniti sono state messe offline, compreso un altro social network, Lemon8, verso il quale erano migrati gli utenti disperati. Oggi molti TikTokers hanno lamentato la scomparsa della loro app preferita, molto apprezzata per l’efficacia del suo algoritmo nel fornire contenuti pertinenti.

Zach King, uno dei dieci TikToker più seguiti al mondo (82 milioni di iscritti), ha postato su YouTube un video umoristico che lo ritrae mentre lascia TikTok per la piattaforma cinese Xiaohongshu, attualmente l’app piu’ scaricata su Apple. Edison Chen, fondatore del concorrente di TikTok, Clapper, ha dichiarato all’AFP che l’applicazione è stata scaricata più di due milioni di volte negli ultimi giorni. Tra le app con più download negli Stati Uniti oggi c’erano diverse società di VPN, che utilizzano software per ingannare i siti web e i negozi di app sulla posizione geografica dell’utente.

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Categories: Economia e Imprese