Dopo il risentito addio di Mediaset, anche Sky e Fastweb ci ripensano. Continua ad assottigliarsi la lista dei pretendenti agli asset messi in vendita da Telecom Italia Media, tra cui figura il canale televisivo La7. La scadenza per la presentazione delle offerte è fissata al prossimo 24 settembre. A Piazza Affari, intanto, il titolo della società che ha messo sul mercato i suoi gioiellini continua a ritracciare: dopo una serie di rialzi spettacolari (+30% in tutto), ieri le azioni sono crollate del 10,18% e oggi a metà mattina segnano un’altra pesante perdita di oltre otto punti.
Secondo le ultime indiscrezioni, ieri i manager di Sky Italia, guidati dall’amministratore delegato Andrea Zappia, hanno valutato l’operazione insieme ai responsabili della News Corporation, holding di riferimento in mano al tycoon australiano Rupert Murdoch. Alla fine hanno deciso di non presentare alcuna offerta.
Fastweb invece ha negato perfino di esser mai stata interessata all’acquisto degli asset di TI Media. In un’intervista il direttore generale Alberto Calcagno ha sottolineato che “il mondo delle telecomunicazioni richiede una grande concentrazione e specializzazione: se si vuole essere leader in questi mercati non bisogna distrarsi con altro”.
Tra i nomi ancora in gara figurano invece Clessidra, fondo di private equity fondato da Claudio Sposito, H3G, che comprende il gruppo telefonico Tre Italia ed è controllata dai cinesi di Hutchinson Whampoa, e la Cairo Communication, concessionaria di pubblicità per La7 guidata da Urbano Cairo. Dubbi invece sul reale interessamento dei gruppi stranieri Rtl e Discovery Channel.
Martedì Franco Bernabè, amministratore delegato di Telecom (che controlla TI Media), ha spiegato che gli asset non saranno svenduti: l’eventuale compratore sarà scelto sulla base del prezzo e del piano industriale.