E uno è andato. Dalle 18.45 di ieri Thiago Silva è ufficialmente un giocatore del Psg. Il Milan lo ha salutato con un comunicato piuttosto scarno (neanche due righe), quasi a voler archiviare al più presto una cessione sì redditizia (per le casse), ma anche dolorosa (per il campo). Dal punto di vista tecnico infatti i rossoneri perdono uno dei migliori difensori del mondo, se non il migliore. D’altro canto invece Parigi si gode il suo grande colpo, costato la bellezza di 42 milioni di euro. Poco importa, perché i soldi non sono certo un problema per gli sceicchi. “Sono veramente contento dell’arrivo di Thiago, un giocatore fantastico. – ha dichiarato un Carlo Ancelotti entusiasta come non mai. – Tutto il mondo sa che è uno dei migliori del pianeta. Con lui, Alex e gli altri che non dimentico possiamo avere una difesa veramente molto valida.
Il club ha fatto un lavoro fantastico per prendere un campione simile”. E dire che in mattinata l’affare sembrava essersi tinto di giallo. “Tra noi e il Psg non c’è ancora l’intesa” aveva dichiarato sornione Paulo Tonietto, l’agente del brasiliano, sull’edizione cartacea de L’Equipe. Una frase forte, che però si era rivelata quasi subito una boutade. Il medico sociale dei francesi infatti aveva raggiunto Thiago nel ritiro della Seleçao per sottoporlo alle visite di rito. Una volta sbrigate le formalità burocratiche, il difensore ha firmato il contratto quinquennale da 7,5 milioni a stagione.
Come tutti sanno, le cessioni illustri del Milan non sono certo finite qui. Per Zlatan Ibrahimovic non siamo ancora alle firme, ma l’accordo è davvero vicino. Lo svedese aspetta fiducioso l’ok di Raiola per raggiungere Parigi, che arriverà probabilmente nella giornata di domani. Intanto il procuratore più famoso del mondo è volato ad Amsterdam, dove oggi definirà il passaggio dell’ala destra olandese Luciano Narsingh dall’Herenveen al Psv. Una formalità, dopo di che sarà di nuovo tempo di buttarsi a capo fitto sull’affare Ibra-Psg. Mancano solo pochi dettagli, legati al passaggio dalla fiscalità italiana a quella francese, poi arriveranno visite mediche, annuncio e presentazione. Secondo L’Equipe le cifre del trasferimento sono addirittura più alte di quelle filtrate in Italia: per Ibra sarebbe pronto un triennale da 14,5 milioni a stagione.
Il Milan intanto sta mettendo a punto la fase due, quella del rilancio. Nel buen ritiro di Forte dei Marmi Galliani ha cenato con il procuratore di Rolando, difensore centrale del Porto. La missione è difficile: ottenere il portoghese in prestito con diritto di riscatto. I soldi infatti (oltre a quelli che finiranno nel bilancio) serviranno per arrivare a Tevez, o in alternativa a Dzeko. Lunedì Galliani invierà un emissario a Manchester per sondare il terreno, dopodichè partirà l’assalto. Sempre calda anche la trattativa con il Santos per Robinho. I brasiliani insistono nel proporre uno scambio con il portiere Rafael, che il Milan potrebbe poi girare a qualche altra squadra. Galliani è tentanto, anche perché Robinho è attualmente il giocatore più pagato della rosa (6 milioni a stagione). L’alternativa è già pronta, quel Mattia Destro con cui i contatti sono in corso da tempo. L’affare è possibile, ma bisogna fare presto. Sull’attaccante incombono anche Juve, Inter e Roma e sono soprattutto i giallorossi, forti della recentissima cessione di Borini, a fare sul serio.