Il Tesoro italiano ha collocato questa mattina Ctz biennali per 3,5 miliardi, il massimo importo offerto. La domanda ha superato i cinque miliardi, per un rapporto di copertura pari a 1,48. I tassi sono saliti al 2,403%, segnando un rialzo di 129 punti base. Il rendimento è arrivato ai massimi da settembre 2012, il doppio rispetto all’asta di fine maggio (1,113%). Subito dopo l’asta, lo spread Btp-bund si è riportato sopra la soglia dei 300 punti base.
Collocati anche Btp indicizzati a 5 anni per 509,580 milioni di euro, ben al di sotto dell’importo massimo stabilito (un miliardo), ma a fronte di richieste pari a 1.179.800.000 euro. Bid to cover a 2,32. Il rendimento lordo è salito al 2,91%, in rialzo di 107 punti base rispetto all’ultima asta.
Assegnati infine Btp indicizzati a 15 anni per un totale di 490,420 milioni, contro un importo massimo offerto di un miliardo. La domanda è arrivata a 1.208.520.000, per un rapporto di copertura del 2,46. I tassi sono arrivati al 3,75%.
La tornata d’asta prosegue domani con l’offerta di 8 miliardi di euro di Bot a 6 mesi (su 8,875 in scadenza). Giovedì invece andrà in scena l’asta dei Btp: secondo quanto comunicato ieri a mercati chiusi dal Tesoro, in asta andranno tra 2 e 2,5 miliardi del benchmark quinquennale giugno 2018 e altrettanto del decennale maggio 2023.