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Tesla shock: licenzia 14mila dipendenti per ridurre i costi e il titolo crolla a Wall Street

Elon Musk spiega che la decisione è dovuta alla “duplicazione di ruoli e funzioni lavorative in alcune aree e alla necessità di ridurre i costi per aumentare la produttività”

Tesla shock: licenzia 14mila dipendenti per ridurre i costi e il titolo crolla a Wall Street

Tesla ha annunciato un drastico piano di riduzione dei costi: il gigante dell’automobile elettrica guidato da Elon Musk licenzierà oltre il 10% della sua forza lavoro mondiale, ovvero circa 14mila dipendenti. La notizia ha fatto crollare il titolo Tesla in Borsa, di quasi il 4% e di oltre il 30% dall’inizio dell’anno, scendendo a 530 miliardi di dollari di capitalizzazione. Tale declino è attribuibile a una serie di fattori, tra cui un calo della domanda di auto elettriche sul mercato e una concorrenza sempre più agguerrita da parte dei produttori cinesi.

Tesla licenzia 14mila dipendenti: ecco perché

In un’email indirizzata ai dipendenti e riportata dall’agenzia Bloomberg, Musk ha spiegato che le ragioni dietro questa decisione. Da un lato, si è evidenziata una duplicazione di ruoli all’interno dell’organizzazione, mentre dall’altro c’è la necessità impellente di tagliare i costi per aumentare la produttività aziendale. Questo processo di revisione ha portato alla difficile decisione di ridurre la forza lavoro in modo significativo. “Non c’è nulla che io odi di più”, ha detto l’imprenditore, ma “deve essere fatto. Questo ci permetterà di essere snelli, innovativi e affamati per il prossimo ciclo di crescita”. Non è la prima volta che Tesla si trova ad affrontare una situazione di riduzione della forza lavoro. Lo scorso anno, l’azienda ha licenziato il 4% dei suoi dipendenti a New York come parte di una revisione delle prestazioni.

Inoltre, nell’ambito di questa riorganizzazione, è emersa un’altra notizia: il vicepresidente senior Drew Baglino ha lasciato l’azienda. Baglino, con 18 anni di esperienza in Tesla, era responsabile dello sviluppo ingegneristico e tecnologico di batterie, motori e prodotti energetici. La sua partenza rappresenta la seconda perdita di un alto dirigente in soli otto mesi, segnalando un periodo di cambiamenti significativi all’interno della leadership dell’azienda.

Il declino di Tesla e le sfide della concorrenza cinese

Il calo nelle consegne globali di veicoli nel primo trimestre di quest’anno è stato un campanello d’allarme per Tesla, che ha visto per la prima volta una diminuzione in quasi quattro anni. La casa automobilistica ha venduto 386.810 vetture nel primo trimestre dell’anno, registrando un calo del 20% rispetto al trimestre precedente e dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2023.I tentativi di stimolare la domanda attraverso tagli dei prezzi non hanno prodotto i risultati sperati, mentre i modelli obsoleti dell’azienda hanno fatto fatica a competere sul mercato.

La concorrenza, soprattutto dalla Cina, si è rivelata una sfida significativa per Musk. In un momento in cui i tassi di interesse elevati hanno frenato l’appetito dei consumatori per acquisti di valore elevato, i rivali cinesi hanno lanciato modelli più accessibili e innovativi. Tesla, a sua volta, ha dovuto fare i conti con la cancellazione di un’auto economica attesa da tempo, una mossa che ha deluso gli investitori che contavano su di essa per stimolare la crescita nel mercato di massa.

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