Tesla torna a stupire Wall Street annunciando un maxi aumento di capitale. Attraverso un documento presentato ai regolatori, la società guidata da Elon Musk ha reso noto un piano che prevede di offrire azioni ordinarie al mercato per 2 miliardi di dollari.
Nei dettagli Tesla offrirà al mercato 2,65 milioni di azioni ordinarie attraverso le banche sottoscrittrici Goldman Sachs e Morgan Stanley, con una stima di ricavi lordi di 2,3 miliardi di dollari. Gli introiti dell’operazioni serviranno a migliorare la situazione patrimoniale della società.
Secondo le intenzioni, Musk acquisterà 10 milioni di dollari in nuove azioni, mentre Larry Ellison, co-fondatore di Oracle e membro del board di Tesla, comprerà titoli per 1 milione di dollari.
L’annuncio ha sorpreso – e non poco – il mercato, dato che solo due settimane fa Elon Musk aveva dichiarato Tesla non prevedeva di raccogliere altro capitale. “Non ha senso raccogliere capitali perché prevediamo di generare liquidità nonostante questo livello di crescita”, aveva affermato il Ceo.
La novità ha immediatamente scatenato la reazione degli investitori di Wall Street. Nella pre-Borsa del 13 febbraio il titolo Tesla è arrivato a perdere il 6% per poi chiudere la seduta con un rialzo del 4,78% a 804 dollari. Nel pre-Borsa del 14 febbraio le azioni cedono l’1,55% a 791,50 dollari.
Da sottolineare che negli ultimi sei mesi il titolo Tesla ha guadagnato il 225% del suo valore, mentre da inizio anno il rialzo è pari all’83% per una capitalizzazione di 144 miliardi di dollari. Nonostante il rally, l’andamento non è stato esente da improvvisi ribassi che hanno causato pesanti perdite agli investitori.
Questi movimenti hanno attirato l’attenzione della Sec che lo scorso dicembre ha deciso di aprire un’inchiesta sulle comunicazioni finanziarie e sui contratti della società in seguito alla richiesta di un gruppo di giuristi che hanno chiesto maggiore trasparenza sulle operazioni dei trader. Non è la prima volta che Tesla finisce nel mirino della Sec. Nel 2018 l’inchiesta aveva riguardato l’intenzione di Elon Musk di delistare Tesla. Un accertamento finito con una multa di 20 milioni di euro e l’inibizione dello stesso Musk a ricoprire il ruolo di Ceo per tre anni.