Mentre Tesla affronta un’ondata di licenziamenti di massa, Elon Musk chiede un enorme bonus. Dopo aver eliminato più del 10% della sua forza lavoro a causa delle difficoltà finanziarie, Tesla cerca di reintegrare il mastodontico pagamento di 56 miliardi di dollari per il ceo Musk, un pacchetto di compensi respinto da un tribunale del Delaware lo scorso gennaio per un “iter poco trasparente”.
Pessima la performance del titolo a Wall Street: Tesla perde intorno al 2%.
La super paga di Elon Musk bocciata dal Delaware
Questo pacchetto, creato nel lontano 2018, è stato oggetto di aspre dispute da parte degli azionisti. Troppa ricchezza, troppo potere concentrati in un singolo individuo. Eppure, Musk è riuscito a superare tutti e 12 gli ostacoli posti nel suo cammino: entrate, profitti, prezzo delle azioni. Un’impresa titanica che ha catapultato il valore del suo compenso ben oltre i 50 miliardi di dollari.
Ma questa non è solo una storia di cifre astronomiche. È una saga che ha avuto inizio nel 2022, quando il caso-shock è stato portato in tribunale da azionisti di Tesla che hanno definito il “pacchetto” come eccessivo e irragionevole. Durante il processo, sono state portate alla ribalta le polemiche sulla acquiescenza del consiglio di amministrazione di Tesla ai voleri di Musk.
Al suo interno, questo consiglio vede sedere numerosi fedelissimi del ceo, compreso persino suo fratello. Una dinamica che ha sollevato non poche domande sulla trasparenza e sull’indipendenza delle decisioni prese. Così, alla fine, il tribunale del Delaware ha ordinato la cancellazione di quello che definisce “potenzialmente il più grande pacchetto della storia dei mercati” e la restituzione dei fondi.
Tesla cambia sede?
Musk, naturalmente, era furioso dopo la sentenza, ha lanciato un messaggio tagliente via social: “Non registrate la vostra azienda in Delaware”. Il Delaware è un piccolo stato ma per la sua atmosfera pro-imprenditoriale ospita la sede legale di molte grandi imprese. Ora, Tesla annuncia che chiederà agli azionisti di riapprovare il pacchetto di pagamento annullato e di approvare il trasferimento della registrazione della società dal Delaware al Texas, un’opzione che potrebbe cambiare il volto stesso di Tesla.
Nonostante l’accentuato declino delle azioni (perso oltre il 35% da inizio anno) e le difficoltà finanziarie, il consiglio di Tesla sembra più concentrato a soddisfare le richieste di Musk, il secondo uomo più ricco del mondo, piuttosto che ad affrontare i problemi aziendali. Con il 2024 già iniziato come un “anno da incubo” per Tesla, l’imprenditore con le sue azioni spesso controverse, sembra alimentare ulteriormente le preoccupazioni tra potenziali investitori. Resta da vedere cosa succederà all’assemblea del colosso automobilistico, in programma per il 13 giugno. Sorge la domanda se questo sia veramente il momento giusto per premiare Musk con uno dei più grandi compensi aziendali della storia considerando il suo comportamento controverso e le sfide attuali dell’azienda.