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Tesla, Elon Musk incassa il sì degli azionisti al maxi-premio: ma il tribunale potrebbe bloccarlo

L’assemblea di Tesla approva il gigantesco pacchetto azionario per Elon Musk, ma il via libera definitivo è ancora in bilico a causa di una disputa legale con il tribunale del Delaware

Tesla, Elon Musk incassa il sì degli azionisti al maxi-premio: ma il tribunale potrebbe bloccarlo

Elon Musk ce l’ha fatta! Il fondatore e Ceo di Tesla, si appresta a diventare l’amministratore delegato più pagato della storia grazie all’approvazione da parte degli azionisti del gigantesco pacchetto retributivo in azioni. L’assemblea degli azionisti di Tesla ha, infatti, votato a favore del pacchetto del valore originario di 56 miliardi di dollari, che oggi, a causa del calo delle azioni Tesla nel corso dell’anno (-25%) è sceso a circa 44,9 miliardi di dollari.

Era stato lo stesso Musk ad anticipare i risultati ufficiali annunciando su X la sua vittoria “con ampi margini”, condividendo i grafici sugli esiti preliminari del voto. I dettagli del voto non sono stati subito rivelati, ma rappresentano un chiaro voto di fiducia nella leadership di Musk, che ha ringraziato pubblicamente per il sostegno ricevuto.

Dopo il voto le azioni di Tesla sono salite e hanno chiuso con un incremento del 4,48% a New York.

Per incassare i soldi dovrà superare il tribunale

Il voto favorevole dell’assemblea generale di Tesla non garantirà automaticamente che Musk riceverà il pacchetto di azioni. L’accordo era stato inizialmente autorizzato, ma successivamente annullato da un tribunale del Delaware. Nel 2018, una maggioranza del 73% degli azionisti aveva approvato la concessione del pacchetto, che prevedeva che Musk ricevesse circa 300 milioni di azioni Tesla a rate al prezzo del 2018, se l’azienda avesse raggiunto una serie di obiettivi entro dieci anni. Gli obiettivi includevano un aumento del valore di mercato di Tesla da circa 50 miliardi di dollari a 650 miliardi, obiettivo che è stato superato, portando l’azienda a un valore di oltre 1.000 miliardi di dollari. Oggi il valore di Tesla, con la recente flessione della domanda, è di circa 580 miliardi di dollari a Wall Street.

Gli azionisti di Tesla però si sono opposti alla remunerazione portando il caso in tribunale definendo il pacchetto retributivo di Musk eccessivo e irragionevole. Durante il processo, sono emerse polemiche sulla sudditanza del consiglio di amministrazione di Tesla ai voleri di Musk, poiché composto da molti suoi fedelissimi, incluso suo fratello. Questa situazione ha sollevato dubbi sulla trasparenza e l’indipendenza delle decisioni del consiglio. Alla fine, il tribunale del Delaware ha ordinato la cancellazione del pacchetto, definendolo “potenzialmente il più grande della storia dei mercati”, e ha richiesto la restituzione dei fondi.

Musk e il braccio di ferro con gli azionisti

Attorno al maxi premio retributivo per Musk, si è sviluppata un’intensa battaglia tra gli azionisti. Tra coloro che si erano espressi contro vi erano il Fondo Sovrano norvegese e il fondo pensione californiano, il più grande del Paese. Anche i proxy advisors di Glass Lewis avevano consigliato di votare contro.

La presidente di Tesla, Robyn Denholm, ha contribuito all’esito positivo del voto spiegando in una lettera agli azionisti che il maxi premio in azioni, distribuito nell’arco di un decennio, è essenziale per mantenere l’attenzione di Elon Musk e motivarlo a non ad abbandonare l’azienda

Approvato anche il cambio sede in Texas

Durante l’assemblea è stata votata anche la proposta di spostare la sede legale di Tesla dal Delaware al Texas, una mossa legata alla sentenza “anti-bonus” del tribunale del Delaware e volta a trasferire la sede in una giurisdizione più favorevole alle politiche manageriali di Musk.

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