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Terzo mandato, la posta in gioco riguarda 7 Regioni ma anche il futuro di Meloni, Salvini, Schlein

Imagoeconomica

Come andrà a finire e che effetti avrà il braccio di ferro tra la premier e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e il leader della Lega, Matteo Salvini con appendici anche nel Pd sul terzo mandato o no per sindaci e Governatori regionali in scadenza dopo due legislature? Lo sapremo giovedì quando al Senato si voterà il decreto Election Day sul quale la Lega ha presentato un emendamento, sgradito alla Meloni, per permettere il terzo mandato a sindaci e Governatori in scadenza. La questione non è giuridica ma fortemente politica e può condizionare il futuro stesso della Meloni, di Salvini, della Lega, del Pd e di tanti potenti sindaci e Governatori. In gioco ci sono principalmente 7 Regioni, dove i Governatori sono in scadenza anche se in tempi diversi: Veneto, Emilia-Romagna, Campania, Puglia, Liguria, Lombardia e il Friuli Venezia Giulia, Ma, come vedremo, in ballo c’è molto altro.

La posta in gioco più importante riguarda il Veneto dove, dopo due mandati, è in scadenza il potentissimo Governatore leghista Luca Zaia, detto il Doge, senza il quale la Lega rischia di perdere la Regione guida del Nord Est. E’ esattamente quello che vuole la Meloni, il cui secco no al terzo mandato ha come principale ma non unico obiettivo: quello di conquistare il Veneto per rafforzare la rappresentanza di Fratelli d’Italia nelle Regioni del Nord e di lanciare uno sguardo anche alle Regioni (l’Emilia-Romagna ma soprattutto la Campania e la Puglia dove sono in scadenza rispettivamente i Governatori Stefano Bonaccini, Vincenzo De Luca e Michele Emiliano, tutti Pd) dove i giochi politici potrebbero riaprirsi e l’ipotesi di clamorosi ribaltoni non è da escludere.

Veneto: se Zaia non corre, la Lega può perdere la Regione ma anche la segreteria Salvini con inevitabili effetti sul Governo

Ma partiamo dal Veneto, che è la Regione maggiormente nell’occhio del ciclone. Il punto è semplice: se Zaia non può essere ricandidato è possibile che la Lega perda la guida della Regione e che per la prima volta la conquisti Fratelli d’Italia. Ma cosa succederebbe dentro la Lega se davvero perdesse il Veneto? Molto dipenderà dall’esito delle elezioni europee ma per Salvini non tira buon vento e perdere il Veneto rafforzerebbe tutti i suoi oppositori interni ed esterni. Fino a mettere in discussione la sua segreteria in funzione di una linea meno estremista e meno sovranista a guida Zaia? Allo stato non si può escludere niente, ma anche in questo caso l’ipotesi non è certamente peregrina. Se dovesse accadere un ribaltone del genere, non mancherebbero contraccolpi nemmeno sul Governo e forse nascerebbe un asse tra Lega in versione moderata e Forza Italia spostando il baricentro dell’Esecutivo e mettendo in difficoltà la premier.

Emilia, Campania e Puglia: senza il terzo mandato dei Governatori attuali il Pd rischia ma rischia anche Schlein

L’esclusione del terzo mandato provocherebbe terremoti anche in altre Regioni e soprattutto nel Pd. Nella speranza di liquidare i cacicchi (De Luca in Campania e Emiliano in Puglia), Elly Schlein ha la tentazione di fare sponda con Meloni e di non contrastare lo stop al terzo del mandato. Che cosa succede al Nazareno lo sapremo già nei prossimi giorni ma l’esclusione di Governatori con largo seguito popolare come Bonaccini, De Luca ed Emiliano scatenerebbe la tempesta in casa Pd, metterebbe in discussione la tenuta elettorale di tre Regioni molto importanti a vantaggio della destra e, al di là del risultato delle elezioni europee, farebbe traballare la segreteria Schlein.

Grandi incognite politiche locali e nazionali ci aspettano dunque nei prossimi giorni e nulla può essere dato per scontato. Nemmeno il risultato delle elezioni regionali di domenica prossima in Sardegna, dove la Meloni ha vinto il braccio di ferro con Salvini imponendo la candidatura a Governatore del sindaco di Cagliari Paolo Truzzo, ma dove gli ultimi sondaggi, che certamente vanno presi con le pinze, sembrano dare in vantaggio Alessandra Todde, candidata del Pd e dei Cinque Stelle. L’ora della verità è vicina e deciderà a chi spettano le gioie e a chi i dolori.

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