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Terrore a Bruxelles: 31 morti e almeno 250 feriti, fra cui 3 italiani

Il terrore torna a Bruxelles, dove martedì mattina diverse esplosioni hanno sconvolto la capitale belga: un paio si sono verificate intorno alle 8 all’aeroporto Zaventen provocando, secondo le stime ufficiali fornite a metà giornata dal governo belga, 11 morti e decine di feriti. Poco dopo, intorno alle 9,20, si è registrata un’altra esplosione, stavolta nella stazione della metropolitana di Maelbeek, vicino alle sedi delle istituzioni europee. Alla fermata di Maelbeek ci sarebbero almeno 20 vittime, secondo le notizie ufficiali fornite dal governo belga: il computo totale dei feriti è salito oltre quota 250. Si tratta di attacchi kamikaze, di matrice terroristica islamica: è arrivata la rivendicazione dell’Isis. E nel primo pomeriggio la Farnesina conferma che “ci sono tre italiani tra i feriti”, ma non sono gravi.

MASSIMA ALLERTA – Appena tre giorni fa nella capitale belga era stato arrestato Salah Abdeslam, il principale ricercato per gli attentati di Parigi del 13 novembre. La procura locale aveva lanciato l’allarme per nuovi attentati: oggi l’allerta è stata alzata a livello 4, il più alto possibile. Le istituzioni hanno messo a disposizione un call center per le emergenze: numero 1771.

La polizia ha chiuso l’aeroporto, lo ha evacuato e ha interrotto i collegamenti ferroviari da e per lo scalo. Sono state chiuse anche tutte le stazioni della metro ed è stata evacuata la stazione ferroviaria centrale (che però viene riaperta a partire dalle ore 16). Chiusa la frontiera tra Francia e Belgio, le scuole, le università, gli uffici pubblici e tutti i tunnel del Paese, di lunghezza superiore a 300 metri, e anche la centrale nucleare di Liegi. L’aeroporto ha messo a disposizione un numero speciale: +32.02/753.73.00. 

“Ci sono diverse persone ancora bloccate alla stazione della metropolitana di Maelbeek”, ha detto il ministro della Sanità Maggie De Block, secondo quanto riportato da La Libre Belgique. Ma soprattutto arrivano notizie allarmanti dall’aeroporto, dove la polizia continua ad ispezionare lo scalo: gli agenti – scrive ancora La Libre Belgique – non sono convinti che tutti i terroristi siano usciti dall’aeroporto. Intorno alle 14 l’emittente locale Vtm riferisce anche di un giubbotto inesploso, appartenente a un terzo terrorista, ritrovato all’aeroporto di Bruxelles: gli artificieri hanno fatto brillare l’ordigno. La bomba all’aeroporto, secondo quanto sostenuto dall’americana Cnn, potrebbe essere stata trasportata in una valigia. Lo dicono fonti ufficiali statunitensi, riportate dalla Cnn. A conferma del pericolo imminente, l’azione delle teste di cuoio nel centro della capitale belga.

REAZIONI DAL MONDO – Massima allerta anche negli altri Paesi europei: il presidente francese François Hollande ha convocato una riunione di emergenza all’Eliseo, mentre il premier italiano Matteo Renzi ha presieduto il comitato di sicurezza a Palazzo Chigi alle ore 15: “A nome dell’Italia porgo il cordoglio per il terribile attentato di questa mattina – ha detto Renzi in conferenza stampa -. Le lacrime di oggi ci rendono ancora più vicini al popolo belga. E’ arrivato il momento di dire senza giri di parole che la minaccia è globale ma i killer sono anche dentro le città. I killer si nascondono nelle periferie, protetti da certe zone urbane. Occorre un progetto di sicurezza senza quartiere senza sosta”.

“Avverto la stessa inquietudine degli italiani – ha proseguito Renzi -, lo dico da premier ma anche da padre. Io dico che non la daremo vinta ai terroristi. Lo dobbiamo alle vittime di questo attacco, alle loro memorie, ma anche agli italiani. Chi oggi offre soluzioni miracolistiche, come la chiusura delle frontiere, non si rende conto di quanto sarà lunga questa situazione. Chi si illude e dice ‘chiudiamo le frontiere’ non si rende conto che i nemici sono già dentro le nostre città. Questo non è il momento delle reazioni impulsive – ha concluso il premier – ma è il momento della calma. Ma la rabbia serve tutta, è necessaria per una reazione che diventi progetto e che affronti e distrugga l’estremismo islamico e la folle scia di morte”.

Innalzate le misure di sicurezza a Roma dopo gli attentati di stamattina a Bruxelles. I controlli rafforzati già nei mesi scorsi dopo l’allerta terrorismo sono stati ulteriormente potenziati. È massima attenzione nella città, in particolare per la vigilanza degli obiettivi sensibili e dei luoghi affollati come metropolitane, stazioni ed aeroporti.

L’Unità di Crisi della Farnesina raccomanda in un tweet “ai connazionali presenti a Bruxelles di evitare spostamenti al momento”. Il numero per le emergenze è: +39-06-36225. Misure di sicurezza rinforzate anche nel Regno Unito. Federica Mogherini in lacrime: “Giorno tristissimo per l’Europa”. Duro il premier francese Manuel Valls: “Siamo in guerra”. E’ intervenuto anche Papa Francesco, che “condanna la violenza cieca che ha provocato tanta sofferenza” in Belgio.

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